rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Palazzo Reale-Monte di pietà / Piazza Napoleone Colajanni

Dopo 40 anni si riaccendono le luci dell'ex cinema Edison: "Un seme da far germogliare con il quartiere"

A ridare lustro alla sala di piazza Colajanni - all'Albergheria - è il collettivo Corrente che il 21 e 22 giugno, in collaborazione con l'Ateneo e Zalab, proietterà quattro film documentari. "L'obiettivo è di creare a partire da settembre una programmazione stabile come appuntamento fisso per il quartiere e non solo"

Dopo più di quarant'anni, si riaccendono le luci dell'ex cinema Edison, all'Albergheria. A ridare lustro agli spazi di piazza Colajanni è il collettivo Corrente, un gruppo di giovani ex studenti e oggi registi nato proprio con l'obiettivo di riaprire le sale cinematografiche chiuse. Costruito alla fine degli anni Trenta, l’ex cinema Edison - conosciuto anche come Astra Cine - è costituito da 500 posti a sedere. La sua attività è cessata negli anni Ottanta, e da allora i proiettori sono fermi se non per eventi sporadici. 

Gestito oggi dall'Università e in particolare dal dipartimento di Giurisprudenza, lo spazio è per lo più adibito ad aula studio e auditorium per convegni, incontri e manifestazioni. Il 21 giugno ritroverà la sua naturale funzione attraverso due serate volute da Corrente in collaborazione con Zalab e con l'Ateneo. Il programma, a ingresso gratuito, prevede due proiezioni al giorno: alle 18.30 un film d’animazione per bambini e alle 20.30 un film della rassegna Corrente d’estate.

Il 21 giugno verranno proiettati "Le avventure di Zarafa" di Remi Bezançon e Jean-Cristophe Lie, e a seguire "Petit Fille" di Sébastien Lifshitz; il 22 giugno sarà il turno de "Le stagioni di Louise" di Jean-François Laguionie e "Californie", di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Ad arricchire la due giorni è previsto un confronto online con gli autori e interventi delle associazioni attive nel territorio.

Il cinema Edison ieri

Le prime due serate prevedono la proiezione di documentari, in linea con gli studi e la natura di Corrente, ma da settembre l'obiettivo è di aprire ad altri generi coinvolgendo anche le associazioni del territorio. "Siamo partiti - continuano - dalla nostra esperienza, quella del documentario, per portare al grande pubblico un tipo di cinema non molto visto. Ma in linea con lo spirito del collettivo, siamo pronti ad aprirci ad altro. Il cinema in passato ha ospitato sporadicamente singole proiezioni o, ad esempio, la prima edizione del Queer festival. La nostra idea è di creare continuità". 

In un momento difficile per molte sale cinematografiche, un barlume di speranza arriva dal cuore di Ballarò. "Vogliamo rendere questo - dicono dal collettivo - un luogo aperto alla pluralità del quartiere, un nuovo punto di incontro per ribadire il ruolo fondamentale del cinema all’interno della collettività". Un obiettivo che necessita, però, dell'aiuto di tutti. "Siamo un collettivo non a scopo di lucro - concludono - e per questa prima rassegna dobbiamo ringraziare Zalab. Per il futuro cercheremo di autofinanziarci, ma siamo aperti al sostegno delle associazioni e a eventuali donazioni. La nostra idea è quella di mantenere gli eventi gratuiti e fare tendenzialmente una rassegna due volte al mese, come appuntamento fisso per il quartiere e non solo. Dopo il Rouge et Noir, questo potrebbe essere l'unico e ultimo cinema del centro storico. Un piccolo seme da veder germogliare assieme al quartiere". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo 40 anni si riaccendono le luci dell'ex cinema Edison: "Un seme da far germogliare con il quartiere"

PalermoToday è in caricamento