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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Malaspina / Via Principe di Palagonia

Carcere minorile, l'allarme del Sappe: "Tre detenuti hanno ingoiato alcune pile e appiccato le fiamme in cella"

Il segretario generale del sindacato di polizia denuncia l'ultima protesta, dai contorni non meglio precisati, andata in scena all'istituto Malaspina. Capece: "Sconcerta che non siano stati adottati provvedimenti già dopo gli ultimi episodi. Bravi i colleghi che sono riusciti a fare il proprio lavoro nonostante una scopertura d'organico del 16%"

Avrebbero ingoiato delle pile e la scheda di una tv per una protesta dai contorni non meglio precisati. E' successo in una delle celle del carcere Malaspina dove tre detenuti, tutti di nazionalità marocchina, hanno creato dato fuoco ad alcune suppellettili in cella e creato il caos prima dell'intervento degli agenti della polizia penitenziaria. A darne notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria: "Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai colleghi che testimoniano le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente nelle carceri".

A preoccupare il segretario Sappe, oltre agli episodi di tensione ormai quotidiani, è la "assenza" delle istituzioni: "Quello che più sconcerta - continua - è l’assoluta mancanza di provvedimenti da parte del Dipartimento della giustizia minorile, a capo del quale c’è il dirigente Antonio Sangermano che ci sembra ‘navigare a vista’. Lo dimostra il fatto che dopo l’incendio dell’altro giorno nel carcere minorile non si è fatto vedere, a dimostrazione di un'insensibilità davvero sconcertante. E non ci risulta abbia dato disposizioni perché gli adulti detenuti in istituti per minorenni che si rendono protagonisti di gravi eventi critici, come per altro prevede il decreto Caivano, siano immediatamente trasferiti in carceri per adulti".

"E' inaccettabile - prosegue infine Capece - lo scenario quotidiano in cui opera il corpo di polizia penitenziaria tra aggressioni, rivolte e altri eventi critici. Sono troppo pochi i poliziotti in servizio. La scopertura dell'organico è pari al 16%: su 42.850 di fabbisogno, gli agenti presenti in servizio sono 35.717). Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo. Nelle carceri serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. E servono con urgenza quelle riforme più volte chieste dal Sappe ma che incredibilmente il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari che ha una delega ad hoc per la giustizia minorile, continua a non assumere e ignorare".

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