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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via della Libertà

Assalto con spray rosso al consolato libico, affissa una targa all'ingresso: "Torturatori di migranti"

L'azione di protesta nei locali di via Libertà che ospitano gli uffici diplomatici del Paese nordafricano rivendicata da "Le donne e gli uomini di buona volontà del Nuovo Mediterraneo"

Azione di protesta stamani al Consolato libico di Palermo.​ All'entrata della sede, che si trova nella centralissima in via Libertà, sono stati affissi dei manifesti con le immagini dei 'lager libici' ed è stata apposta una targa con su scritto: 'Consolato torturatori Libia'. Un'azione di disobbedienza filmata e rivendicata attraverso un volantino da "Le donne e gli uomini di buona volontà del Nuovo Mediterraneo".

Nelle immagini del raid, di cui l'Adnkronos è entrata in possesso, si vedono alcune persone con indosso tute bianche e il volto coperto mentre affiggono sulle pareti esterne del consolato manifesti con le immagini di migranti e le scritte 'lager libici' e 'torturatori'. All'ingresso del consolato è stata sistemata una targa con su scritto "Consolato torturatori Libia" e a terra e sui muri gettato del liquido rosso a simboleggiare il sangue.

"Abbiamo fatto visita oggi al Consolato libico di Palermo - si legge nel volantino che rivendica l'azione -. Un'azione pacifica ma determinata per restituire la vera immagine di ciò che questo luogo rappresenta: un governo, quello di Tripoli, dove si autorizzano milizie di assassini e banditi, a fare violenze orribili contro donne, uomini e bambini migranti, rinchiusi nei lager o braccati nelle strade come prede di una battuta di caccia sanguinaria. E' lo sporco lavoro di 'cani da guardia' della frontiera esternalizzata a sud dell'Europa, che prevede la detenzione e anche l'eliminazione fisica di esseri umani, che hanno l'unica colpa di voler chiedere rifugio in Paesi al di là del mare, come l'Italia".

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