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Cronaca

Movida "molesta", ecco la nuova ordinanza: "Chi sgarrerà d'ora in poi pagherà caro"

Pugno duro del Comune, inasprite le sanzioni a carico dei locali che violeranno normative e ordinanze in materia di occupazione di suolo pubblico, alimentari, di smaltimento dei rifiuti e di tutela del decoro e della quiete pubblica

No alla movida selvaggia. Chi sgarrerà d'ora in poi pagherà caro. Pugno duro del Comune che con una nuova ordinanza che è stata firmata oggi dal sindaco Leoluca Orlando e che sarà operativa da domani (18 luglio), fa scattare un forte inasprimento delle sanzioni a carico degli esercizi commerciali che violeranno normative e ordinanze in materia di occupazione di suolo pubblico, alimentari, di smaltimento dei rifiuti e di tutela del decoro e della quiete pubblica.

E’ questo il contenuto dell'ordinanza che è stata preparata dagli uffici del Suap e dai vigili ed è frutto della strategia d’azione decisa e condivisa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto De Miro. Il provvedimento adottato, che avrà la durata di 60 giorni in attesa della revisione complessiva dei regolamenti di settore da parte del Consiglio comunale, prevede in particolare che già a partire dalla prima violazione delle norme possa scattare la chiusura dei locali, per un periodo crescente che va da 10 a 30 giorni in caso di recidiva.

"Analogamente - si legge nell'ordinanza - nel caso di violazioni che comportino utilizzo di materiali ed attrezzature (impianti di diffusione sonora per quanto riguarda la musica o arredi per quanto riguarda l’occupazione di suolo pubblico), si procederà al sequestro ma, in caso di recidiva si potrà anche arrivare alla confisca definitiva. I provvedimenti sanzionatori verranno applicati “anche nell’ipotesi che l’esercente venga meno agli obblighi di pulizia, decoro degli spazi esterni all’esercizio e di corretto conferimento dei rifiuti prodotti dall’attività”.

In particolare l’ordinanza prevede che alle sanzioni pecuniarie (da 25 a 50 euro, con un minimo di 150 euro per ogni violazione accertata), si applichino le seguenti sanzioni accessorie: per la prima violazione dalla data di pubblicazione del presente provvedimento scatterà la chiusura per 10 giorni dell’attività; per la seconda violazione sarà disposta la chiusura per 20 giorni dell’attività; e infine per la terza violazione verrà decretata la chiusura per 30 giorni.

"Inoltre - spiegano dal Comune - chiunque violi le disposizioni vigenti, sarà soggetto alla sanzione accessoria del sequestro amministrativo delle apparecchiature o strumenti di diffusione dei suoni o di ogni altra attrezzatura utilizzata per l’attività illecita. Per la prima violazione sarà automatico il sequestro amministrativo per 10 giorni delle apparecchiature e degli strumenti di diffusione dei suoni o di ogni altra attrezzatura a servizio dell’attività inclusi gli arredi e le strutture con cui sia stata messa in atto l’occupazione - anche parzialmente – abusiva; per la seconda violazione scatterà il sequestro amministrativo per 20 giorni delle apparecchiature e degli strumenti di diffusione dei suoni e rumori di ogni altra attrezzatura a servizio dell’attività illecita; infine per la terza violazione verrà disposto i sequestro amministrativo degli strumenti di diffusione dei suoni e dei rumori e di ogni altra attrezzatura a servizio dell’attività illecita e successiva confisca". 

"Per tutte le ipotesi riscontrate da organi di polizia - si legge ancora nell'ordinanza - in merito alla violazione alla normativa tecnico-urbanistica di immobili adibiti ad attività commerciale, gli stessi organi devono provvedere all’immediata segnalazione al Suap, all’Asp e al comando dei vigili del fuoco per la verifica dell’esistenza delle condizioni di agibilità".

Leoluca Orlando ha commentato così l'ordinanza: "Di fronte a comportamenti illeciti, irregolari o illegali il comitato provinciale ha ritenuto, con la nostra piena condivisione, che sia necessario imporre sanzioni ben più restrittive affinché sia chiaro a tutti che il rispetto delle regole è condizione essenziale perché le attività commerciali possano continuare a svolgersi in un clima di serenità e tutela di tutti gli interessi in campo, primi fra tutti quelli dei residenti e quelli di quegli esercenti che si attengono scrupolosamente alle normative. Credo sia da sottolineare anche che si sia deciso un controllo interforze, segnale importante della collaborazione fra tutte le istituzioni per il contrasto ad ogni forma di illegalità, per il decoro, la sicurezza e la civile convivenza".
 

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