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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Morto Luigi Colombo, il dirigente sindacale cresciuto all'ombra di Pio La Torre

Aveva 86 anni, fu segretario responsabile della Camera del Lavoro di Palermo dal 1978 al 1980. Cgil locale a lutto

E' morto questa mattina a Palermo, Luigi Colombo, 86 anni, segretario responsabile della Camera del Lavoro di Palermo dal 1978 al 1980. La Cgil in una nota ha espresso il suo cordoglio raccontando la sua carriera. "Colombo - si legge - entra in Cgil giovanissimo, nel 1963 è componente della segreteria della Camera del lavoro Palermo, pochi anni dopo Pio La Torre.  E quando lascia la guida della Cgil per proseguire il suo impegno in politica da parlamentare del Pci, lo sostituisce Franco Padrut.   

Colombo, come lui stesso ha raccontato, fu convinto proprio da Pio La Torre, segretario della Camera del Lavoro nel 1955, a lavorare a tempo pieno al sindacato, dove ha ricoperto all’inizio il posto di membro della segreteria Fiom e poi di segretario responsabile Fiom, percorrendo quindi gli altri gradini fino a raggiungere il vertice.

“Luigi Colombo è stato un grande dirigente sindacale, che ha mosso i primi passi ed è cresciuto nei luoghi di lavoro, dentro la fabbrica, l’Aeronautica Sicula.  Appartiene – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo  - a quella generazione di sindacalisti forgiati nelle lotte e nel conflitto sociale, con un’idea di impegno sindacale e politico consapevole delle condizioni generali della società. Un dirigente sindacale completo, che ha coniugato l’impegno nel luogo di lavoro e nella società, una fonte di ispirazione e di impegno costantemente per noi tutti.  Ci stringiamo con grande affetto ai suoi familiari in questo momento di dolore”.

“Quando a settembre di due anni fa abbiamo festeggiato l’anniversario dei 120 anni della Camera del Lavoro di Palermo - aggiunge Ridulfo -  Gigi Colombo è stato con noi assieme agli altri ex segretari ed è intervenuto a vicolo Montevergini, la storica sede della Cgil. Si è commosso nel ricordare di avere varcato quel portone 70 anni prima, quando era un ragazzino di 15 anni, accompagnato da suo padre, uno dei fondatori della ricostruzione della Camera del Lavoro nel dopoguerra. Sempre da suo padre fu accompagnato alla Fiom e si iscrisse al sindacato appena ricevette la lettera di assunzione all’Aeronautica Sicula, nella sede dei Cantieri alla Zisa. In pratica si iscrisse al sindacato prima ancora di andare a lavorare in fabbrica”.

“In casa sono cresciuto e ho vissuto con questa coscienza – sono alcune delle frasi pronunciate da Colombo nel suo intervento per l’anniversario dei 120 anni - Ho sempre avuto la Cgil come mia seconda casa, della quale ho percorso tutti i gradini, da iscritto a collettore, una figura che pochi ricordano, quello che manteneva i rapporti con i lavoratori e che raccoglieva le quote sindacali mese per mese a membro di commissione interna, a licenziato per motivi sindacali”.  “La Cgil – disse anche in quella occasione – è stata la più grande organizzazione di volontariato e non deve perdere questa caratteristica. Deve essere sempre più a servizio del lavoratore e non diventare un servizio per il lavoratore. Solo così potremo continuare a portare alta la bandiera della Cgil. L’abbiamo fatta grande gente come noi, vale la pena continuare a lavorare per questo”.
 

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