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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Lorefice: "Non demonizzare le Ong, la questione migranti riguarda tutta l'Unione europea"

L'intervento dell'arcivescovo al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione: "Non si può penalizzare le organizzazioni umanitarie che vogliono diventare pescatori di uomini perché custodiscono ancora un cuore umano"

"Accogliere e non demonizzare gli uomini e le donne delle ong, che oggi si mettono in mare per salvare altri uomini e donne, non perché hanno altri interessi ma perché custodiscono un cuore umano e non sono mercenari, trafficanti di esseri umani come a volte si dice". Queste sono quelle che l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, definisce come "le parole d'ordine di oggi", intervenendo al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, a proposito del dramma dei migranti.

"Non si possono penalizzare uomini e donne delle ong che ancora credono al volto umano e vogliono diventare pescatori di uomini perché custodiscono ancora un cuore umano", ribadisce ancora l'arcivescovo per il quale "la questione dei migranti non si risolve come questione di emergenza. Dobbiamo recuperare il senso umanitario e umano. Dietro ogni volto c'è una storia, una vicenda, attesa di liberazione. Sono persone che fuggono dalla povertà, dai cambiamenti climatici, dalle guerre indotte anche dai Paesi occidentali".

"Non si può fare la scelta populista di far vedere che i migranti sono il nemico", continua Lorefice. "Non possiamo assolutamente dimenticare che sono persone che affrontano la morte perché credono che possono risorgere. Se attraversano il Mediterraneo lo fanno non per conquistare chissà che cosa ma perché fuggono dalla fame e dalla guerra e credono ancora alla vita, cercano una terra di approdo. E invece trovano respingimento e morte, la morte di bambini, donne e uomini".

Per Lorefice, "la questione migranti interessa tutta l'Unione Europea, che sta scegliendo i nazionalismi e sta dimenticando i motivi per cui è nata: sta diventando un insieme di Stati che innalzano barriere, che si incontrano nella diffidenza e non nella cooperazione. Quello dei migranti non può chiaramente essere un problema che deve affrontare solo l'Italia, ma non dobbiamo dimenticare che davanti alla persona umana prima viene l'accoglienza, la vita".

Fonte: Adnkronos

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