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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il reportage dell'emittente britannica

Meloni premier, la Bbc tra i migranti di Palermo: "Hanno paura del nuovo governo"

Un gambiano, studente di Infermieristica all'Universita, all'emittente britannica: "Temo un forte impatto negativo, criminalizzare le ong causerebbe solo più morti in mare". E un guineano, in Sicilia da sei anni, si dice pronto a partire per la Francia

"Sono molto preoccupato del fatto che possa avere un forte impatto negativo sulla vita dei migranti come me". Così Mustapha Jarjou, 24 anni, portavoce della comunità gambiana a Palermo, sul nuovo governo italiano guidato dal premier Giorgia Meloni in un reportage della Bbc che esplora le sensazioni degli stranieri che vivono nel capoluogo siciliano dopo l'avvento dell'esecutivo con al comando la leader di Fratelli d'Italia.

La storica emittente britannica nell'articolo descrive Palermo come un luogo che "ha da tempo una reputazione di città accogliente nei confronti dei migranti" anche perché "situata com'è ai confini dell'Europa, la città divenne un crogiolo culturale in tempi antichi, e uno dei suoi santi protettori è San Benedetto il Moro, il primo santo nero della storia".

Ed ecco la storia di Jarjou, arrivato in Sicilia a 17 anni, nel dicembre 2016, che oggi a Palermo frequenta il secondo anno di Infermieristica all'Università e spera di lavorare in un ospedale della città al termine degli studi. Dopo il verdetto delle ultime Politiche, però teme per il futuro suo e di chi come lui arriva in Italia. "I documenti sono un'importante porta verso l'integrazione", afferma il gambiano, aggiungendo che senza di essi molti migranti diventeranno semplicemente "invisibili" e saranno costretti a vivere una vita ai margini della società italiana. Lo studente africano si dice anche particolarmente preoccupato per le minacce di rendere più difficile per i migranti i viaggi in mare, mettendo al bando le navi delle ong. Secondo lui "questo porterebbe semplicemente più morti nel Mediterraneo".

Nell'articolo della Bbc viene citato anche il caso di un guineano di 23 anni, arrivato in Sicilia a 17 anni che ora vorrebbe andar via "prima che la vita diventi ancora più difficile". Il giovane, volontario a Palermo per alcune associazioni, studia e lavora anche come cameriere, e ogni due anni deve rinnovare il permesso di soggiorno. Sta per lasciare il lavoro e trasferirsi in Francia, dove ha dei parenti e vuole andare all'università. "Dopo sei anni qui - spiega - per me non è cambiato nulla. Mi sento come se fossi arrivato ieri".

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