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Cronaca

Vicenda Gesip, il questore avverte: “Non tollereremo proteste violente”

"Bisogna rispettare il diritto di manifestare dei lavoratori ma anche quello dei cittadini alla vivibilità". Intanto continua il presidio all'interno della Cattedrale: "Per intervenire serve una richiesta di sgombero"

La vicenda Gesip continua a tenere banco. Ma “non tollereremo forme di protesta violente". E’ quanto detto questa mattina dal questore di Palermo, Nicola Zito, a proposito delle proteste degli operai della Gesip dei giorni scorsi, rispondendo ai cronisti durante la conferenza stampa di presentazione dei dati del coordinamento integrato territoriale delle forze dell'ordine. Oltre alle manifestazioni e ai blocchi stradale da parte dei 1.800 lavoratori dell’azienda, senza lavoro e senza stipendio dal primo settembre, da giovedì si è aggiunto il presidio in Cattedrale da parte di alcuni di essi.

Secondo il questore occorre conciliare due opposte esigenze: il diritto di manifestare dei lavoratori e quello dei cittadini alla vivibilità. "Si tratta di strategie delicate - ha detto - se parliamo di persone che perdono il lavoro bisogna operare con cautela". A chi gli ha chiesto se ci sono le condizioni di sgombero della Cattedrale, occupata dagli operai della Gesip senza paga e senza lavoro dal primo settembre, il questore ha risposto: "Ci deve essere una richiesta di sgombero".
 

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