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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Carini / Via Aldo Moro

Il dodicenne morto a Carini, parco comunale sotto sequestro: la tragedia ripresa dalle telecamere

Proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire la dinamica dell'incidente in cui ha perso la vita Gabriele Conigliaro, chiarire a chi toccasse la manutenzione nell'area e quando fosse stato fatto l'ultimo intervento. A quell'ora non c'era il custode e il ragazzino e i suoi amici sarebbero entrati attraverso un buco nella recinzione

Perché la porta in ferro non era ancorata a terra? A chi toccava la manutenzione dell’area e quando era stato fatto l’ultimo intervento? Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali dovranno trovare risposta i carabinieri e la Procura per fare luce sulla tragedia che ieri pomeriggio ha travolto Carini. A perdere la vita è stato Gabriele Conigliaro, 12 anni, rimasto schiacciato da un pesante telaio in metallo nel campetto in terra battuta del parco Croce Sofia, nella zona di via Aldo Moro. L'area è stata sequestrata per eseguire ulteriori accertamenti

Secondo una prima ricostruzione il giovane, studente della scuola media Calderone, avrebbe raggiunto il campo con alcuni amici e sarebbe entrato attraverso un buco nella recinzione metallica. Poi - erano all’incirca le 18 - avrebbero iniziato a giocare a pallone. A un certo punto il dodicenne si sarebbe arrampicato sulla traversa restando a penzoloni. La struttura, non essendo fissata al terreno, si sarebbe ribaltata e la sbarra orizzontale gli avrebbe schiacciato la testa per terra, all’altezza della nuca.

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Gli amici di Gabriele hanno subito lanciato l’allarme facendo intervenire un’ambulanza del 118. Ogni tentativo di rianimare il dodicenne è risultato però vano. Troppo gravi i traumi riportati, soprattutto a livello cranico. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Carini che hanno ascoltato gli altri ragazzi e hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza comunale che ha ripreso la tragica scena chiarendo ogni dubbio sulla dinamica.

Il fratello della vittima ha raggiunto il campo e dopo un po' ha registrato un video in diretta Facebook inquadrando il luogo in cui è avvenuta la tragedia e il corpo del giovane Gabriele coperto da un telo. "Voglio farvi vedere come si muore a Carini, a 12 anni. Viene a giocare in un parco e gli cade una porta di ferro in testa. Mio fratello, sangue del mio sangue, non si può morire così. Non c'è niente da fare, è finita", ha detto con la voce spezzata dalle lacrime.

"Il dolore per quanto successo è molto profondo - afferma il sindaco di Carini, Giovi Monteleone - per la disgrazia e la perdita di una giovane vita, ma anche perché il Parco di Sofia l'abbiamo fortemente voluto creare come simbolo di riscatto di un'intera città. Quel parco sorge dove prima c'era una discarica e serve proprio per i giochi di bambini e i ragazzi di quella zona periferica".

L’area in questione, ha chiarito il primo cittadino, è sorvegliata anche da un custode: "Di mattina il parco è presidiato da un dipendente comunale, ma non all'ora in cui è successa la disgrazia, ovvero nel tardo pomeriggio. Inoltre il parco è coperto da un sistema video per prevenire vandalismi o utilizzi inappropriati. Il parco a quell'ora era chiuso, ma la recinzione risulta divelta e i ragazzini vanno a giocare a buon diritto. Proclameremo il lutto cittadino". Al termine delle prime indagini la Procura ha disposto la restituzione della salma per la celebrazione del funerale.

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