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Cronaca Camporeale

Furti e incendi, Camporeale assediata: "Non siamo più persone libere"

Da un anno e mezzo il paese, che conta circa 4 mila abitanti, è stato messo "a ferro e fuoco" da una gang locale. Scippi, rapine e furti, che a volte sono terminati con incendi appiccati per cancellare le tracce. Il sindaco Cacioppo: "Siamo nel far west"

Un paese "assediato", messo "a ferro e fuoco" da una gang locale che sta terrorizzando le quasi quattromila anime di Camporeale. Da più di un anno si sta verificando un'escalation di crimini tra rapine e furti che, a volte, si concludono con degli inaspettati quanto crudeli incendi il cui obiettivo è quello di cancellare le tracce. L'ultimo caso ha coinvolto i coniugi Strada, una coppia di anziani originaria del paese ma residente a Bologna. Approfittando della loro assenza, e dopo avergli portato via in pieno giorno elettrodomestici e attrezzi da lavoro, la banda ha appiccato il fuoco in una delle camere da letto e in garage, causando danni per oltre 30 mila euro. Il sindaco Vincenzo Cacioppo, alla luce del fatto che le forze dell'ordine non riescono a risolvere la questione, teme che finisca come nel "far west, con ognuno che vorrà farsi giustizia da sè".

"La gente si sente abbandonata - spiega Enza Solano, dell'associazione A.ge Maria Saladino - e vive costantemente nella paura, che dai noi è diventata una prassi comune. E questo è disumano". Riuscire a fare una stima numerica di furti e rapine commessi non è un'impresa semplice. Da una parte perché ai carabinieri, che indagano sul problema, non risultano dati allarmanti rispetto agli altri paesi, dall'altra perché i cittadini non sempre denunciano i crimini subiti per paura di esporsi agli occhi della banda.

Fra i tanti stufi di vedere che gli esposti al comando locale dell'Arma non sortiscono effetti c'è anche Pino Gradino, parroco della Chiesa Sant'Antonio da Padova: "Fino alla settimana scorsa hanno preso scaldabagni, detersivi e delle cose che servono per una piccola chiesa come la nostra. Ma ora i fedeli vengono meno spesso per paura di lasciare le case incustodite". Dopo l'ennesimo episodio padre Gradino ha deciso di organizzare una raccolta fondi per attrezzare la chiesa con un sistema di videosorveglianza.

Agli inizi di febbraio, a Camporeale, si è tenuto l'ennesimo consiglio comunale straordinario per affrontare la tematica, al quale sono stati invitati anche i carabinieri. "Accade spesso - spiega il capitano Marco De Chirico, della compagnia di Partinico a cui Camporeale fa riferimento - che arrestiamo una persona, andiamo all'udienza di convalida, non si ritengono sussistere le esigenze cautelari e vengono rimessi in libertà in attesa di processo". E qui un'altra "curiosità", determinata dai tempi burocratici e confermata dallo stesso sindaco Cacioppo: "Quando i militari ne prendono qualcuno, i criminali rientrano in paese da Palermo prima dei carabinieri stessi". L'invito del capitano De Chirico alla cittadinanza è quello di continuare a segnalare e denunciare, fornendo dati concreti che possano risultare utili per le indagini. Ma l'invito di uno dei consiglieri, "da ignorante", è uno: "Dovete fare attività di intelligence, con appostamenti, pedinamenti e intercettazioni". Che ci stiano già lavorando?

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