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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Carini

"Palestra trasformata in un ambulatorio del doping", 4 arresti e 16 indagati

I carabinieri del Nas sono intervenuti a Carini e altri comuni della provincia. I farmaci illegali erano spesso somministrati negli spogliatoi. La base per la rivendita era un negozio di integratori alimentari. I medicinali erano chiamati con nomi in codice e spediti in tutta Italia. Giro d'affari da 300 mila euro

Il sogno di avere un corpo scolpito spingeva i clienti a fare uso di sostanze anabolizzanti (anche medicinali per uso veterinario) e dall'altro lato una rete di preparatori atletici, improvvisati medici, nutrizionisti e commercianti prima vendevano le sostanze illecite, con guadagni da capogiro, poi consigliavano terapie farmacologiche per rimediare ai danni causati dal doping. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nas che hanno arrestato quattro persone (tutte ai domiciliari) mentre altre sedici sono state denunciate. L'operazione è stata condotta tra Carini e altri comuni della provincia. E' stata scoperta una palestra definita "ambulatorio del doping" perchè le terapie illecite erano somministrate negli spogliatoi. La base per la rivendita era invece un negozio che apparentemente commercializzava solo integratori alimentari. (I carabinieri non hanno reso noto i nomi della ttività coinvolte ndr).

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A finire in manette sono stati Cesare Monte (38 anni) e Gaspare Aiello (33), entrambi di Partinico, e i palermitani Filippo Masucci (51) e Francesco Di Rosalia (35). Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e commercio di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive, al fine di alterare le prestazioni agonistiche di atleti gravitanti nel mondo del bodybuilding e delle palestre. Stesse accuse per gli indagati. Sei di loro però rispondono di esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto dispensavano terapie mediche e piani nutrizionali, somministrando anche farmaci per curare gli effetti collaterali provocati dalle sostanze dopanti.

VIDEO | Ciclisti e culturisti schiavi del doping: "Spesso solo per fini estetici"

Uno degli arrestati, temendo di essere intercettato, utilizzava anche una sim intestata a un'ignara cittadina straniera. Tra gli indagati figura anche un bancario "che suggeriva a uno degli arrestati di effettuare i versamenti di contante in tre distinte tranche, di importi dispari, invitandolo a recarsi insieme a lui in banca per effettuare l’operazione, aggiungendo che egli stesso avrebbe provveduto a eludere la disciplina sulla segnalazione obbligatoria in materia di antiriciclaggio".

L’indagine è scaturita da un controllo eseguito dagli ispettori investigativi antidoping del Nas di Palermo su un atleta, risultato poi positivo, che ha partecipato alla gara ciclistica “Granfondo Mtb - Baronessa di Carini”, disputata a Carini il 29 maggio 2016. L'esito positivo dei test ha dato il via a una più ampia indagine servizi di osservazione, controllo e pedinamento, intercettazioni telefoniche e ambientali.

"Questo - dicono gli inquirenti - ha permesso di risalire al sodalizio criminoso che utilizzava come base operativa e di copertura due palestre e un negozio di integratori alimentari del Palermitano. I rispettivi titolari, tutti preparatori atletici, assieme un altro preparatore e body builder, attivo collaboratore in una delle palestre, avevano posto in essere un’intensa e ben avviata associazione dedita al commercio di sostanze anabolizzanti finalizzato ad alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. Tra i farmaci e le sostanze maggiormente spacciati vi erano Winstrol, Proviron, Testovis, Sustanon, Gonasi e Monores, nonché trenbolone e nandrolone (quest’ultima sostanza, oltre che ad effetto dopante, è anche ad effetto stupefacente)".

E' emerso che una delle palestre usate dall'organizzazione era diventata un vero e proprio "'ambulatorio del doping', infatti, all’interno dello spogliatoio i giovani body builder si somministravano vicendevolmente le sostanze dopanti, attraverso iniezioni intramuscolo o sottocutanee. Altre volte, grazie alla complicità di un infermiere professionale, che veniva chiamato appositamente, venivano eseguite delle flebo per la somministrazione di sostanze per via endovenosa". 

Secondo i Nas la somministrazione delle sostanze anabolizzanti avveniva anche all’interno del negozio di integratori, "che, seppur all’apparenza era una normale attività commerciale, nella realtà funzionava come 'un supermarket di sostanze dopanti, dove si rifornivano numerosi giovani body builder provenienti da tutta la Sicilia. In un caso, per raggiungere l’aumento della massa muscolare nel minor tempo possibile, è stato accertato l’utilizzo, da parte di un atleta, del medicinale veterinario Stargate, un farmaco a base di stanozololo normalmente utilizzato per il potenziamento muscolare e scheletrico di cani e gatti".

Gli indagati, quando parlavano dei farmaci e delle sostanze illecitamente commercializzate, nel tentativo di eludere le indagini e le intercettazioni, utilizzavano un linguaggio in codice, ovvero "Winnie the pooh" o "w" per indicare il Winstrol e "Gigetto" o "Giubbottino" per il Gh (farmaco più caro, visto che alcune di queste fiale venivano vendute anche a 400 euro). 

Gli anabolizzanti, secondo quanto è emerso, venivano venduti al dettaglio o spediti nascosti all’interno di plichi veicolati da corrieri per consegne in città e in altre città italiane. Si ipotizza che il volume di affari dell’organizzazione si aggirasse sui 300.000 euro annui. Somma che è ritenuta congrua alla luce "dei numerosi episodi di vendita documentati, del numero delle transazioni accertate e del monitoraggio dei pacchi spediti".

Nel corso dell’attività investigativa è stato accertato che molti degli acquirenti sono atleti che praticano il body building a livello agonistico e partecipavano regolarmente a numerose manifestazioni di tale specialità, anche di livello nazionale e internazionale, classificandosi quasi sempre ai primi posti delle competizioni.

"Nel corso dell’attività investigativa - precisano i Nas - sono stati accertati casi di malattie derivanti dall’uso indiscriminato di sostanze anabolizzanti, come per esempio: ginecomastia, disturbi tiroidei, improvvisi aumenti della pressione, tachicardia, acne in forma severa e disturbi dell'apparato genitale". E gli arrestati "senza averne la benché minima competenza medica, commercializzavano, consigliandone l’uso, anche specialità farmaceutiche per combattere tali patologie".

I provvedimenti, oltre che dai reparti palermitani, sono stati eseguiti anche con la collaborazione dei Nas di Catania, Ragusa, Salerno, Treviso e dei comandi provinciali dei carabinieri di Catania, Caltanissetta, Enna, Siracusa, Ragusa, Salerno e Treviso.

"Purtroppo in questi ultimi anni - sottolineano i carabinieri - il doping, inteso come assunzione di sostanze stimolanti vietate per ottenere risultati sportivi migliori di quelli fisiologici, si è esponenzialmente e rapidamente diffuso anche tra gli atleti non professionisti, finanche in palestra. Le sostanze proibite (stimolanti - narcotici ed analgesici - steroidi anabolizzanti - diuretici - ormoni  peptidici e affini) sono molteplici, così come i metodi illegali di assunzione. Nel body building sono particolarmente utilizzati gli anabolizzanti (testosterone, nandrolone, stanozololo) per accrescere la massa muscolare e gli ormoni peptidici ed affini (corticotropina e ormone della crescita), in grado di generare un aumento della forza e della muscolatura. A fronte di evidenze scientifiche piuttosto dubbie sul reale miglioramento delle performance, i rischi correlati all'uso di queste sostanze sono ben risaputi e spesso irreversibili: si pensi, per  esempio, agli effetti devastanti connessi all'uso di steroidi anabolizzanti sulla sfera sessuale e sui caratteri somatici sia maschili che soprattutto femminili, al rischio di crisi ipoglicemiche mortali per l'uso di insulina, ai devastanti effetti sul sistema nervoso centrale e sull'apparato cardiovascolare indotti dalle amfetamine e dalla cocaina. Inoltre, gli anabolizzanti aumentano il rischio di tumori al fegato e di rotture dei tendini".

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