rotate-mobile
Cronaca

Vaccini e autocertificazioni, Nas in scuole e asili: 10 casi sotto la lente

Su disposizione del ministro alla Salute, i militari del Nucleo anti sofisticazione hanno passato al setaccio 5 strutture tra Palermo e provincia. Dieci i casi sospetti da approfondire mentre a livello nazionale il tema continua ad essere al centro del dibattito politico

Carabinieri del Nas negli asili nido e nelle scuole elementari per verificare le autocertificazioni vaccinali. Mentre a livello nazionale le commissioni Bilancio e Affari istituzionali hanno approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che sposterebbe al 10 marzo 2019 la scadenza per la presentazione da parte delle famiglie della documentazione necessaria affinché i bambini possano frequentare la scuola, i militari del Nucleo anti sofisticazione hanno passato al setaccio una ventina di istituti tra Palermo, Agrigento e Termini. Cinque quelle sparse tra il capoluogo siciliano e la provincia: dieci i casi che saranno approfonditi incrociando i dati con quelli in possesso dell’Asp.

Direttive dal dicastero

A dare indicazioni in questa direzione è stato il ministro alla Salute Giulia Grillo: “Rispetto all’emendamento sui vaccini presentato oggi (ieri, ndr) in commissione nell’ambito del decreto Milleproroghe, sono fiduciosa che il Parlamento riesca a individuare, grazie al lavoro della maggioranza e dei relatori, una soluzione equilibrata. Voglio intanto segnalare - si legge in una nota ufficiale - che dal 4 settembre, il Nas ha avviato controlli a tappeto nelle scuole di tutto il Paese per accertare la veridicità delle dichiarazioni e delle autocertificazioni presentate all’avvio di quest’anno scolastico. Siamo tutti impegnati nella tutela del diritto della Salute a partire da quella dei più fragili”.

Accertamenti a Palermo e Termini Imerese

I controlli dei militari - effettuati tra Palermo e Termini Imerese - serviranno a chiarire se le autocertificazioni presentate dalle famiglie, accompagnate nella maggior parte da copie del libretto vaccinale o di altra documentazione dell’Asp. I dieci casi sospetti saranno oggetto di ulteriori verifiche nei prossimi giorni per chiarire se si sia trattato di un ritardo burocratico o di un falso per cui i responsabili rischierebbero di incappare in un’accusa penale. La scadenza del 10 marzo, dichiara l’ex ministro Beatrice Lorenzin, rischia di creare caos: “Lo hanno detto i presidi in un ultimo appello”.

Razza: "Vaccinarsi non è un'ideologia"

L’assessorato regionale alla Salute negli ultimi giorni ha firmato una circolare concedendo alle Asp 5 giorni per reclutare nuovi professionisti per far fronte alle numerose richieste. “Vaccinarsi non è un’ideologia. È una profilassi indispensabile e un dovere civico. La Regione - ha scritto l’assessore Ruggero Razza sui social - avverte la responsabilità e il dovere di rafforzare ogni iniziativa fin qui realizzata. In questi primi mesi nelle vaccinazioni obbligatorie siamo sensibilmente cresciuti, a partire dal morbillo che lo scorso anno ci vedeva tra gli ultimi in Italia. Vogliamo che tutti i genitori comprendano l’importanza di vaccinare i propri figli. La salute di ognuno di pende dai comportamenti di tutti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vaccini e autocertificazioni, Nas in scuole e asili: 10 casi sotto la lente

PalermoToday è in caricamento