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Domenica, 28 Aprile 2024
L'anniversario / Monreale

Per la banda Giuliano era una spia, 78 anni fa a Pioppo il rapimento e l'omicidio del carabiniere Sassano

Durante la cerimonia di commemorazione è stato scoperto un pannello su un muro adiacente alla stazione dei carabinieri, raffigurante il volto del militare (che prestava servizio al Comando forze repressione banditismo), realizzato dall'artista Antonio Carlotta

E' stato ricordato stamani a Pioppo, frazione di Monreale, il carabiniere Francesco Sassano, nel 78esimo anniversario della sua uccisione avvenuta il 25 marzo del 1946. Durante la cerimonia è stato scoperto un pannello su un muro adiacente alla stazione dei carabinieri, raffigurante il volto del militare e realizzato dall’artista Antonio Carlotta.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il generale di brigata Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo; il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono; i comandanti del Gruppo di Monreale, tenente colonnello Giulio Modesti, e della Compagnia, capitano Niko Giaquinto, e una rappresentanza dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo, oltre agli studenti dell’Istituto Margherita di Navarra che hanno intonato l’inno nazionale.

Sassano era originario di Pioppo e prestava servizio al Comando forze repressione banditismo di Palermo. Il 25 marzo del 1946, mentre si trovava in licenza nella sua abitazione di Pioppo, fu rapito da tre persone appartenenti alla banda di Salvatore Giuliano e, il giorno seguente, il suo cadavere fu ritrovato in località Ponte Catena a Pioppo, insieme a numerosi bossoli di arma lunga automatica e a un cartello con la scritta: "Questa è la fine delle spie. Giuliano". Le indagini dell'epoca ricondussero il movente dell'omicidio al fatto che il militare facesse parte del gruppo che si occupava della ricerca del bandito Giuliano.

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