Capodanno 2014, la festa finisce in Tribunale: indagati due funzionari del Comune
L'indagine è partita dal ricorso presentato da una delle società escluse dalla gara. Nel registro degli indagati anche il titolare della società vincitrice. Orlando: "Piena fiducia in magistratura, saremo parte civile in un eventuale processo"
Una festa di Capodanno può finire con un processo in Tribunale? Sì, se di mezzo ci sono una gara pubblica e procedure ritenute da alcuni poco trasparenti. La querelle interessa gli eventi organizzati al Politeama per salutare l'arrivo del 2014, quando in piazza di esibì Max Gazzè.
L'inchiesta della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale, chiusa a metà dicembre scorso, parte dall'esposto presentato dal titolare dalla Terzo Millennio, una delle società escluse dal bando del Comune. A vincere la gara è stata l'associazione Levana, con una spesa di 128 mila euro, e la Terzo Millennio ha fatto ricorso al Tar dopo che il Comune ha negato in parte l'accesso agli atti della gara negoziata. Nel registro degli indagati ci sono due funzionari del Comune e il titolare della società vincitrice della gara. I primi due sono accusati di abuso d'ufficio in concorso, il terzo risponde invece di falso.
E mentre i magistrati lavorano, il sindaco Leoluca Orlando annuncia la costituzione di parte civile del Comune in eventuali procedimenti. Palazzo delle Aquile spiega con una nota che "il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cultura dell'epoca, Francesco Giambrone, ricordano che già nelle ore in ci si svolse la gara per l'attribuzione del servizio, preoccupati per i ritardi che rischiavano di compromettere lo svolgimento della manifestazione, nonché per la situazione di stallo che, dall'esterno, sembrava caratterizzare i lavori della commissione aggiudicatrice, interessarono i vertici burocratici dell'amministrazione e il capo area alla Cultura affinchè si facessero parte attiva per una rapida aggiudicazione della gara e per il rispetto della legge e del bando, ricevendo assicurazione in tal senso". Orlando e Giambrone ribadiscono "piena fiducia nell'operato della magistratura che valuterà ogni posizione delle persone coinvolte".
