Cabine a Mondello, la Procura passa al setaccio anche gli altri lidi

Si allarga l'inchiesta sulle cabine a Mondello. Gli accertamenti della Procura sul rispetto dei vincoli ambientali per il litorale palermitano si sono estesi agli altri lidi in cui è previsto il montaggio delle strutture. Ieri il gip Fernando Sestito ha ricevuto la richiesta di sequestro per i prefabbricati dell'Italo-Belga e adesso dovrà decidere se dovranno essere smontate o meno. Secondo la Procura, stando all'informativa della polizia municipale ed alle successive verifiche, la storica società avrebbe un parere Sovrintendenza non più valido: l'ultima autorizzazione sarebbe scaduta a marzo.

La fine della querelle nella borgata marinara sembra ancora lontana. Dopo il "tornado" che ha investito l'Italo-Belga, adesso anche i gestori degli altri lidi di Mondello "tremano". Ma non quelli che hanno installato solamente sdraio e ombrelloni. I controlli estesi dalla Procura serviranno a stabilire se tutto sia stato fatto nel rispetto delle regole, dalle dimensioni delle cabine agli altri parametri previsti dalla legge. Nella richiesta avanzata i pm avrebbero ipotizzato alcune alternative per la gestione delle strutture in legno, così da scongiurare disagi per chi ha già affittato le cabine.

Ma i legali dell'Italo-Belga, la cui ultima autorizzazione è scaduta a marzo, sostengono che "tutti i documenti sono in regola - hanno dichiarato al Giornale di Sicilia - perché la durata della validità del parere della Sovrintendenza è agganciato alla durata della concessione, che scadrà l'anno prossimo". Dopo aver acquisito tutti gli elementi e con la stagione balneare alle porte, al giudice toccherà decidere entro domenica se le cabine dell'Italo-Belga rispettano il doppio vincolo di tutela che riguarda la spiaggia di Mondello: quello ambientale e quello legato all'interesse pubblico del sito.