A 11 anni ferito in un agguato di mafia, oggi è accusato di traffico di droga
Giuseppe Foglietta nel 1981 fu colpito da un proiettile durante il tentato omicidio a Totuccio Contorno orchestrato dai corleonesi. Nonostante ciò è entrato nel mondo della criminalità. Grazie a lui gli inquirenti sono riusciti a risalire a Gambino, ras degli stupefacenti
Da bambino era riuscito a sfuggire a un agguato di mafia. Nel 1981 una pallottola sparata da un kalashnikov del clan dei corleonesi, infatti, aveva colpito Giuseppe Foglietta alla tenera età di 11 anni, durante il tentato omicidio a Totuccio Contorno sul ponte di via Giafar. Nonostante quest'episodio drammatico la vita di Foglietta è stata ugualmente dedita alla criminalità e alla droga. Un mondo che oggi ha subito un colpo con i cinque arresti dell'operazione antidroga Sambuca 2.
Il bambino, 33 anni fa, riuscì per miracolo a scampare alla sparatoria, poiché la vettura su cui viaggiava con Contorno, una Fiat 127, fu letteralmente devastata. Questa terribile esperienza, però, non lo allontanò dalle “cattive amicizie” e, così, Foglietta fu fermato dalla polizia prima nel ‘92 per un giro internazionale di stupefacenti tra Sicilia e Albania, poi a marzo 2012 perché in casa aveva oltre sei chili di hashish e marijuana. Da quel momento le indagini si allargarono. Da lui gli inquirenti sono riusciti a risalire a Giovanni Gambino, 44 anni, ras del giro di stupefacenti.
Questi è ritenuto un grossista di droga che avrebbe rifornito il mercato di Ballarò e lo Zen. Sarebbe stato sorpreso mentre stava consegnando un grosso quantitativo di hashish a due spacciatori Filippo Tranchina, 36 anni, e Federico Giarrusso, di 53, arrestati in precedenti operazioni. Insieme a lui sono finiti in manette Giuseppe Leto, 44 anni, Salvatore e Pietro Vitale, padre e figlio di 32 e 57 anni. Tutti ruotavano attorno al laboratorio di droga nel mercato storico di Ballarò. In manette è finito anche Domenico Lo Presti, 72 anni, che controllava lo spaccio nella zona di Cruillas.
