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Cronaca

Regole chiare e un bando pubblico per il mercato dell’usato all'Albergheria: spazio per 300 stalli

La Giunta ha approvato le linee guida. Si potranno vendere e scambiare alimenti, arredi, piccoli elettrodomestici propri o donati da terzi. Area aperta dal martedì alla domenica. Orlando: "I cittadini sono direttamente responsabili e protagonisti di questa esperienza"

Un "mercato dell’usato e del libero scambio" all'Albergheria. Il progetto, che al momento avrà una durata sperimentale di sei mesi, ha avuto il nulla osta della Giunta che ha approvato le linee guida. Il sì dell'amministrazione giunge al termine di un percorso partecipato iniziato nel 2015 e che ha coinvolto diversi uffici coordinati dal gabinetto del sindaco e dall'assessorato alla Partecipazione. 

La gestione del mercato sarà affidata tramite bando pubblico. Potranno partecipare tutti coloro che "risultino regolarmente iscritti al soggetto gestore del mercato, che non svolgono attività commerciale in modo professionale e che non siano titolari di autorizzazioni per l'esercizio di commercio in sede fissa o su aree pubbliche, ovvero artigiani che vendono i propri prodotti in forma imprenditoriale o professionale. Possono inoltre partecipare all’attività di mercato gli artigiani, i restauratori, i collezionisti e altri soggetti che non svolgano l’attività come principale (ovvero gli operatori non professionisti)".

I partecipanti saranno suddivisi in base agli oggetti che espongono e distinti tra "operatori non professionali mobilieri" e "operatori non professionali di oggettistica varia". Sono previsti circa 300 stalli - di cui il 95% da assegnare ai venditori per bisogno abituali, il restante 5% è riservato ai soggetti diversi - che dovranno essere collocati all'interno dell’area indicata nella delibera (via Grasso, via Ritiro di San Pietro, via Verga, via Avolio, parte di via San Francesco Saverio). Lo scambio, all'interno, potrà riguardare alimenti, arredi, piccoli elettrodomestici propri o donati da terzi di poco valore. "Si pone - dicono dal Comune - come una possibile risposta alle sfide dell'inclusione sociale ed economica dei soggetti più svantaggiati".

"Arriva a compimento un lungo percorso - dicono il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina - che ha coinvolto in una straordinaria collaborazione diversi soggetti istituzionali, uffici dell'amministrazione e soprattutto rappresentanti dei residenti e dei venditori. Lo strumento individuato crediamo sia quello giusto, perché i cittadini siano direttamente responsabili e protagonisti di questa esperienza che può diventare un modello di intervento su diverse situazioni di criticità del territorio".

Con l’atto di indirizzo vengono stabiliti diversi interventi sul territorio,"finalizzati alla rinascita e alla regolarizzazione del Mercato storico, alla sistemazione e al recupero degli spazi pubblici, al decoro urbano, alla tutela dell’ambiente e alla pulizia delle strade, al coinvolgimento della popolazione residente, all'animazione culturale e allo sviluppo turistico".

"Sappiamo - sottolinea il presidente della Prima crcoscrizione, Massimo Castiglia -  che già la prossima settimana vedrà la luce l'associazione dei venditori, cui in tanti hanno manifestato di voler aderire, anche fra i residenti. Mentre prima il clima era di conflitto, ora è di collaborazione e di mutuo riconoscimento di ruoli per il bene del quartiere: prima per lo più i residenti dicevano "quando se ne vanno", mentre ora dicono 'quando ci regolarizzano'. Mi sembra un importante cambio culturale che sta portando i suoi frutti".   

L'idea dell'Amministrazione "è anche quella di gettare le basi per una nuova economia non più fondata sul concetto di consumismo estremizzato, attribuendo al mercato dell'usato finalità culturali, di educazione e tutela ambientale, tentando di fornire anche una risposta concreta alla condizione di estrema povertà, marginalità e vulnerabilità dei soggetti coinvolti nel mercato e riconoscendo una dignità a tutti quei lavoratori che hanno svolto l'attività di vendita in maniera irregolare a causa del bisogno. In campo ci saranno anche progetti lavorativi, workshop  formativi, attività collaterali di animazione territoriale, educativa, culturale, sociale e politica e l'inserimento nella rete nazionale degli operatori dell'usato".

I partecipanti al mercato dovranno versare un canone giornaliero per l'assegnazione del singolo stallo come contributo alle spese che il gestore dovrà sostenere e comprensive del canone per il suolo pubblico, la tassa per la raccolta dei rifiuti e i costi di riorganizzazione. L'allestimento degli stalli andrà dalle 6.30 alle 7.30, mentre le merci non potranno essere tolte prima delle 12 o oltre le 14, orario di chiusura del mercato, che sarà attivo dal martedì alla domenica.    

Del gruppo di lavoro che ha scritto il progetto fanno parte le unità organizzative Marketing e Pianificazione territoriale e l'unità Mediazione e giustizia riparativa con la collaborazione anche di soggetti esterni tra i quali Istituto Arrupe, Istituto Don Calabria, Centro Diaconale La Noce, associazione Spondè. Hanno contribuito anche il servizio Trasporto pubblico di massa e piano urbano del  traffico, i rappresentati della prima circoscrizione, della polizia municipale, delle società partecipate, di Sos Ballarò e dell’Università.

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