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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Docce brevi, frigoriferi sbrinati e mai più tv in stand-by: come risparmiare sulle bollette di luce e gas

Contro i rincaro dell'energia, Enea ha stilato un decalogo contenente 20 consigli per tagliare gli sprechi e ridurre sensibilmente i consumi

Il caro bollette sta mettendo in ginocchio tutti. Con i prezzi di energia e gas alle stelle, l'impatto sull'economia delle singole famiglie palermitane inizia a essere devastante. Per questo motivo Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stilato un decalogo contenente 20 consigli per tagliare gli sprechi e ridurre sensibilmente le bollette: 10 fanno riferimento a un uso intelligente dell'energia, altri 10 invece a un efficiente impiego del riscaldamento.

1. Scegliere lampadine a Led a risparmio energetico 

La tecnologia Led viene in aiuto. Questa tecnologia infatti permette un grande risparmio energetico perché, a parità di potenza assorbita, produce una luce cinque volte più intensa rispetto alle classiche lampadine a incandescenza o alogene. La vita di queste lampadine è di circa 15 mila ore, mentre quelle fluorescenti godono di 7.500 ore di esercizio. Appena 750 ore, invece, quelle alogene. 

2. Migliorare la coibentazione col cappotto termico 

Migliorare la coibentazione di un'abitazione è fondamentale perché permette di ridurre significativamente il fabbisogno energetico. Ma come? Il cappotto termico, necessario all'isolamento termico della copertura, permette infatti di ridurre le dispersioni tra il 40 e il 50 %. Un minor fabbisogno di energia termica, renderà possibile l'installazione di una caldaia meno potente e quindi meno dispendiosa. E' vero che il costo iniziale è notevole, ma il vantaggio si vedrà nel corso del tempo. 

3. Il controsoffitto che isola il tetto 

Oltre al cappotto, anche un tetto ben isolato (con un controsoffitto) fa la differenza in bolletta. Motivo? Riesce a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Anche in questo caso si tratta di un investimento importante, ma a lungo termine offre notevoli vantaggi. Per chi volesse intraprendere questa strada, deve ricordare che è bene partire dai soffitti delle stanze: andranno isolati con un gisto controsoffitto. Risparmio garantito fino al 20 %. 

4. Mai più spifferi con gli infissi nuovi 

Cambiare gli infissi è un altro passo importante non solo per la coibentazione della casa, ma anche per risparmiare energia. I vecchi serramenti sono infatti portatori sani di spifferi e ponti termici. I materiali migliori e altamente coibentanti sono il Pvc o il legno a taglio termico. Con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d'aria con argon. Occhio ai cassonetti: anche questi devono essere ben coibentati in modo da evitare infiltrazioni d'aria. 

5. Meglio una doccia di 5 minuti di un bagno in vasca 

Per gli amanti del bagno caldo cattive notizie. Fare il bagno e non la doccia infatti implica un consumo di acqua quattro volte superiore. Se si pensa che il consumo medio di acqua per fare il bagno va dai 120 ai 160 litri, in confronto a quello per fare una doccia di 5 minuti che è intorno ai 75-90 litri (che diminuisce a 35-50 litri per una doccia di 3 minuti), c'è immaginare di cambiare abitudini, almeno per un po'. Per ridurre ulteriormente i consumi, ovviamente, è bene chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere. Un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangigetto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette.

6. Elettrodomestici nuovi in classe A 

I maggiori consumi elettrici nelle case sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici. Anche in questo caso, sostituendo quelli vecchi si può ottenere una sensibile riduzione in bolletta. Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%. Prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.

7. Usare una ciabatta per le prese degli apparecchi in stand-by

Di solito la tv o qualsiasi apparecchiatura elettronica in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello). Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, in una giornata questo apparecchio può consumare dai 24 ai 96 Wattora (Wh). Questo dato diventa impressionante se lo moltiplichiamo per l’intero anno, vale a dire cumulando un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh. In casa però la tv in stand-by non è il solo apprecchio: possono esserci anche lettore dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer. Qual è dunque la soluzione? Riunire tutte le prese degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnerli tutti con un unico gesto se non utilizzati. 

8. Spegnere le luci tra buon senso e domotica 

Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente. Attualmente si stanno diffondendo dei sistemi di controllo da remoto che permettono di spegnere e accendere le luci con il proprio smartphone. Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati per la gestione non solo di luci ma anche, ad esempio, di tapparelle e tende. 

9. Le energie rinnovabili, dal fotovoltaico al solare termico

La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica. Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica o altri combustibili. Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili come ad esempio il sole, il vento, l’acqua. Uno dei sistemi più diffusi è l’impianto solare fotovoltaico. C'è poi il solare termico che prevede lo sfruttamento dell’energia solare secondo un principio analogo ad un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, ma con l’obiettivo invece di riscaldare un liquido collocato all’interno di appositi pannelli, che a sua volta, grazie ad uno scambiatore, trasferisce il calore assorbito all’acqua che può essere utilizzata per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria. 

10. Manutenzione degli impianti 

È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.

11. Temperatura controllata 

Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e secca nuoce alla salute. La normativa prevede una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta. 

12. Ambienti a temperature controllate 

Tenere accesi i riscaldamenti giorno e notte è inutile. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto termico è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero è d'altronde stabilito per legge: 8 ore per Palermo. 

13. Chiudere le tapparelle durante la notte

Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Quindi occhio. 

14. Non usare i termosifoni come stendibiancheria 

Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.

15. Fare una diagnosi energetica dell'immobile 

La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (Ape) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del "Conto termico". È detraibile perfino il costo della consulenza. 

16. Un impianto con centralina di regolazione della temperatura 

È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.

17. L'importanza delle valvole termostatiche 

Le valvole termostatiche sono apparecchiature che servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni. Consentono così di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud. 

18. Pagare solo in base al consumo effettivo con un "contabilizzatore" del calore 

Il sistema di contabilizzazione del calore consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato. 

19. Meglio le caldaie a condensazione 

Le caldaie a condensazione si distinguono da quelle tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta garantendo un risparmio energetico oltre che economico riducendo i costi di riscaldamento. In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione. Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto in questi gas di scarico, che consistono in gran parte in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto a una caldaia tradizionale. 

20. Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori 

Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori.

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