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Cinema, le Madonie sul grande schermo con "Le stelle non hanno padroni" 

Si tratta dell’ultimo progetto del collettivo MiTerra Videolab. Il film, ambientato tra il 1947 e il 1948, rievoca l'epopea del sindacalista Epifanio Li Puma e l'intensa stagione della lotta per la terra e contro la mafia

Il territorio delle Madonie, con le sue storie e i suoi paesaggi, diventa protagonista sul grande schermo con "Le stelle non hanno padroni". L’ultimo progetto cinematografico del collettivo MiTerra Videolab, nato a Petralia Sottana, arriverà nelle sale il prossimo 1 novembre . La prima verrà proiettata al cineteatro Grifeo di Petralia Sottana.

Madoniti sono gli attori (ai quali si affiancano anche professionisti noti a livello nazionale: Vincenzo Albanese, Ferdinando Gattuccio e Salvo Piparo) e le maestranze. Il film, diretto da Salvatore Bongiorno e ambientato tra il 1947 e il 1948, narra di due vite che si incrociano: quella di un contadino dedito al suo lavoro e alla militanza politica e quella di uno studente che crede in una società più giusta e solidale. Al centro della narrazione vi sono da un lato il ruolo chiave dell’istruzione e la rinascita del movimento per l’affermazione dei diritti contadini, dall’altro, le connessioni fra i poteri locali e la criminalità mafiosa che impose con la forza un proprio sistema di gestione del lavoro e del mercato. I due protagonisti, che con il loro esempio danno impulso ai diseredati nella rivolta contro il sistema feudale, sono inoltre diretti testimoni dell’impegno politico e del martirio di tanti sindacalisti e figure chiave per la nostra storia recente: Epifanio Li Puma, Girolamo Li Causi e Pio La Torre.

Il trailer di "Le stelle non hanno padroni"

"Il nostro intento – sottolinea lo sceneggiatore Gianpiero Farinella – è quello di promuovere e coltivare la passione per la produzione audiovisiva, guardando al passato per riflettere su tematiche attuali. In un periodo storico e culturale difficile, nel quale viviamo, è  indispensabile puntualizzare come l’istruzione abbia da sempre dato possibilità di riscatto sociale. Trattare la tematica del diritto al lavoro, in
una società che deve una percentuale sempre più alta di giovani intelligenze andare via dal territorio madonita, è un dovere morale".
 

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