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Sabato, 27 Aprile 2024
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Il cannolo più buono di tutti è quello di Piana degli Albanesi: i vincitori del Festival

La golosa kermesse a Sanlorenzo Mercato ha visto sfidarsi per due giorni a colpi di ricotta quattro maestri pasticcieri, custodi delle preziose ricette di famiglia del territorio di appartenenza

Oltre 3 mila cannoli, più di 2 quintali di ricotta, quattro cannoli al top della qualità siciliana: si è conclusa domenica a Sanlorenzo Mercato la golosa kermesse che per due giorni ha visto sfidarsi a colpi di ricotta quattro maestri pasticcieri, custodi delle preziose ricette di famiglia del territorio di appartenenza, che hanno degnamente rappresentato.

Ad aggiudicarsi la sfida del 22 e 23 aprile è stato il pasticciere pianese Antonio Sarrica del Bar Elena. A decretarlo il voto popolare espresso dal pubblico che ha confermato anche il voto online espresso sui social. Il premio della giuria tecnica è stato assegnato invece al trapanese Rocco Vultaggio del Bar Vultaggio di Fulgatore. Ad assegnarlo la giuria di esperti composta da Gianni Paternó (corrispondente di “Italia a Tavola”), Michele Balistreri (direttore di “All Food Sicily”), Giusy Messina (direttrice di “Sicilia da gustare”). Al vaglio della giuria, l’analisi di forma, profumo e sapore, per giudicare il migliore della categoria.

Che il cannolo sia il sovrano indiscusso della pasticceria siciliana, accanto a Sua Maestà la cassata siciliana, è un dato certo, ma nel corso dell’evento è emersa anche l’esistenza di tante interpretazioni di questo dolce antico dal valore intramontabile. Non solo tradizione, ma anche innovazione. Da qui il premio speciale “Cannolo Creativo” assegnato al pasticciere Rosario Ainnusa del Bar Pasticceria Qcinu di Sanlorenzo Mercato, mentre il premio Speciale Artigianalità del processo di lavorazione del cannolo è andato a Giuseppe Sparacello della Pasticceria Sparacello di Castronovo di Sicilia.

In questa edizione del festival i produttori hanno proposto gli assaggi delle proprie specialità presentando la loro interpretazione del dolce siciliano per antonomasia, in un confronto diretto con il consumatore che ha così scoperto segreti e particolarità di un prodotto dolciario dalla lavorazione artigianale.

Opulento e goloso quello di Piana degli Albanesi, con la scorza croccante e una ricotta cremosa, per i grandi puristi del cannolo palermitano; insolito e originale quello di Castronovo di Sicilia, con un’inaspettata presenza di fragole nella ricotta; sorprendente e abbondante quello di Fulgatore, con la sua forma allungata a punta e la ricotta rigorosamente poco setacciata e granulosa dal sapore deciso; innovativo ed elegante quello di Palermo, capace di sorprendere il palato con la varietà dei gusti proposti in un equilibrio praticamente perfetto tra croccante e soffice, tra dolce e deciso.

Nei due giorni, oltre alle degustazioni delle quattro postazioni speciali, c’è stato spazio anche per il cannolo senza glutine con ricotta senza lattosio per le persone celiache del Bar Exquisite di Palermo. Sono tantissime le variabili che distinguono un cannolo dall’altro a seconda della combinazione degli ingredienti basilari, ma anche dell’utilizzo di ingredienti e procedimenti “segreti”, custoditi dalle famiglie di produttori e tramandati di generazione in generazione, fino a generare vere e proprie tifoserie contrapposte.

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