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Venerdì, 29 Marzo 2024

Lavoratori Almaviva verso il licenziamento: "Siamo disperati, intervenga il Governo" | VIDEO

In contemporanea col tavolo sui call center convocato al Mise - poi annullato per l'assenza di Di Maio (i sindacati hanno lasciato il tavolo) - operatori in piazza davanti alla Prefettura, sotto la guida di Slc Cil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl. C'è anche il sindaco Orlando: "Palermo colpita dalla crisi del settore. Anche la Regione si mobiliti"

Mentre davanti alla prefettura i lavoratori Almaviva protestavano contro il rischio licenziamento (previsti 1600 esuberi) a Roma scoppiava la polemica: i sindacati arrivati al Mise per un incontro sulla vertenza infatti, appena saputo dell'assenza del ministro del Lavoro Luigi Di Maio, hanno abbandonato il tavolo. 

“Si sta sottovalutando l'importanza di un settore così radicato in Sicilia e soprattutto  che dà occupazione a migliaia di persone. Ci aspettavamo un intervento immediato del governo per trovare soluzioni e per garantire l'occupazione nel settore ma cosi non è stato, il governo è assente e snobba gli incontri – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso - ma noi continueremo la nostra lotta, faremo nei prossimi giorni una nuova manifestazione con un corteo che andrà a palazzo d'Orleans e non smetteremo la nostra mobilitazione fino a quando questo governo non avrà capito che la crisi va affrontata con un progetto che metta le premesse allo sviluppo e all'occupazione del settore”.

"Il Governo - si legge in una nota diramata dal ministero - è impegnato quotidianamente sui tavoli di crisi che coinvolgono alcune aziende di settore, in primis il caso Almaviva Contact, per il quale Mise e il Ministero del Lavoro hanno già avviato delle interlocuzioni con i committenti. Dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico l'impegno è massimo per le vertenze sui call center e la complessa situazione del settore è seguita con la massima attenzione dal Ministro Di Maio". Il tavolo convocato oggi con operatori e parti sociali, dunque, a cui hanno partecipato le agenzie governative Anpal e Inapp, è servito a mettere in piedi un percorso per risolvere quella che è una crisi strutturale del settore. "Si è iniziato a parlare del futuro delle imprese - continua la nota - e dei lavoratori in modo organizzato, con un progetto concreto. Occorre comprendere che il comparto è attraversato da una profonda trasformazione e che l'avvento del digitale sta cambiando radicalmente le richieste dei clienti. A ciò si aggiungono altre variabili, come la competizione sempre più serrata, il fenomeno delle delocalizzazioni, e ancor più la tutela dei diritti dei lavoratori, la loro riqualificazione professionale. Tutto questo - conclude - ha bisogno di una visione comune, di una di cabina di regia che non si esaurisce con l'incontro di oggi".

Al tavolo in Prefettura a Palermo i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, e l'assessore Giovanna Marano, sono stati ricevuti dalla dottoressa Maria Baratta. “Abbiamo rappresentato la drammaticità della situazione di Almaviva a Palermo,  con 1.600 lavoratori in esubero a partire dalla prima decade di settembre, oltre la metà degli addetti del nostri sito – dichiara il segretario Cgil Palermo Alessia Gatto -   Abbiamo spiegato  che il problema nasce dal repentino calo di volumi del traffico telefonico da parte di Tim e Wind,  che è stato spostato fuori dall'Italia. Questa delocalizzazione ha una pericolosissima ricaduta sul nostro sito”.

“I sindacati e il Comune hanno chiesto – aggiunge Gatto - di aprire, parallelamente al tavolo settoriale, un tavolo dedicato ad Almaviva, altrimenti i tempi si allungano. Serve una soluzione immediata,  chiediamo un tavolo ad hoc, 1600 famiglie non possono rischiare di perdere il lavoro. La Prefettura ha accolto le nostre richieste, il prefetto farà da intermediario per incentivare l'apertura di un tavolo specifico per la vertenza di Palermo. Presto ci sarà un aggiornamento”.

"Ci aspettavamo un intervento concreto ma invece è silenzio. A questo punto non possiamo che accelerare la nostra protesta con un corteo cittadino, scenderemo in strada per chiedere ad alta voce di salvare un settore importante per la nostra isola”. Dice Giuseppe Tumminia, segretario generale della UilCom Sicilia,

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