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Terrorismo, il caso del "palermitano" Atef a Le Iene: "Incastrato da una donna" | VIDEO

E' nato in Tunisia ma da quando aveva 10 anni ha vissuto a Palermo, città dove ha sposato Beatrice Behia Bendaoui, dalla quale ha avuto quattro figli. La sua foto negli scorsi giorni è finita sui cruscotti delle autopattuglie di carabinieri e polizia di tutta Italia e sui giornali.

E' stata diramata a tutti gli uffici delle forze dell’ordine sul territorio nazionale dopo che l'Ambasciata italiana a Tunisi ha ricevuto una lettera anonima che lo accusava di essere un militante dell'Isis che stava pianificando un attentato a Roma. Contattato via Skype dalla redazione della trasmissione in onda su Italia 1, si difende da Tunisi, dove vive dal 2012: "E' stata un'amica a denunciarmi, voleva che abbandonassi mia moglie per sposare lei".

"Mio marito non è un terrorista - racconta durante un'intervista a PalermoToday la moglie del tunisino - ci stanno distruggendo. A scrivere la denuncia è stata la moglie un collega di lavoro con cui mio marito ha avuto un contenzioso economico. E' solo una questione di soldi. Si tratta di 'cose tra maschi'". A distanza di due giorni, il colpo di scena. "Quella donna - spiega Atef a Le Iene - mi aveva già minacciato al telefono, aveva detto che avrebbe fatto di tutto per rovinarmi qui in Tunisia. Io ero un suo amico, lei si è innamorata di me. L'ho allontanata un mese fa perché era venuta a trovarmi dall'Italia mia moglie con i bambini, e lei non sapeva niente di quella donna. Con il terrorismo non c'entro niente, io non faccio queste cose".

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