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Dopo le perquisizioni Contrada annuncia ricorso: "Sono stanco ma lotto contro menzogne" | VIDEO

Gli inquirenti hanno passato al setaccio la sua abitazione nell'ambito delle indagini per l'omicidio Agostino, ma l'ex numero due del Sisde non si arrende. "E' un'ingiustizia". Il difensore: "Ci rivolgeremo alla Corte europea per i diritti dell'uomo e chiederemo un indennizzo per ingiusta detenzione"

Si dice stanco, ma non per questo smetterà di lottare e difendersi. Al contrario si rivolgerà anche alla Corte europea per i diritti dell'uomo. Bruno Contrada, dopo la perquisizione subita la scorsa settimana nell'ambito delle indagini sull’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino, non ci sta e passa al contrattacco. In una conferenza stampa convocata con il suo legale Stefano Giordano, ripercorre la sua lunga vicenda giudiziaria e annuncia nuove azioni giudiziarie. 

"E’ turpe, ingiusto e inumano che un vecchio continui a combattere. Ho combattuto per 26 anni, ora sono stanco - ha detto l'ex 007 - Ho saputo che esisteva un uomo che si chiamava Antonino Agostino solo dopo la sua morte. Il poliziotto non è mai stato alle mie dipendenze, non ho mai avuto modo di incontrarlo. Ho saputo dopo che fu un delitto".

Contrada è stato condannato a 10 anni per concorso in associazione mafiosa e ha scontato la pena, ma per la Corte di Strasburgo il processo era illegittimo. L’anno scorso la Cassazione ha revocato la sentenza, quindi l’ex poliziotto al momento è incensurato ed è stato anche annullato il decreto di destituzione emesso a suo carico dalla polizia.

“Qualcuno non ha digerito la sentenza Cedu e sta agendo contro i lui con atti invasivi - ha detto Giordano - Siamo in presenza di atti che hanno un’oggettiva consistenza persecutoria. A 87 anni un uomo ha il diritto di essere lasciato in pace. E se si pensa che sia colpevole di omicidio lo si dica chiaramente”

“La mia carriera al servizio dello Stato è lunga 40 anni - ha sottolineato Contrada - Sono stato in polizia, nei Servizi, all’Alto Commissariato per la lotta alla mafia. Sisde significa 'servizio informativo per la siciurezza democratica' e io ho lavorato per la sicurezza democratica, perché la criminalità è la rovina della democrazia. Solo menti malate e deformate da ideologie politiche possono pensare che io sia stato complice della mafia”.

L'avvocato Giordano ha ribadito che: "Bruno Contrada non è indagato, ma intercettato da mesi illegalmente. La natura oggettivamente persecutoria nei confronti di Contrada, un soggetto che è tornato a essere innocente e incensurato, appare di immediata evidenza. Contrada continua da un anno a essere oggetto di attivi invasivi della sua vita personale e del suo domicilio senza che a suo carico risulti essere pendente alcun procedimento penale. Quindi, agiremo a breve per ottenere la riparazione dell'errore giudiziario di cui è stato vittima nel processo cui ha posto la parola fine la Corte di Cassazione. E, allo tesso tempo, ci apprestiamo a un nuovo ricorso innanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo". 

"Ritengo che una persona di 87 anni abbia il diritto a essere lasciato in pace - ha sottolineato Giordano - Se qualcuno ritiene che Contrada abbia contribuito alla commissione di un omicidio ce lo dica e faccia un giusto processo. Queste incursioni non sono più ammissibili".

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