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Palermo sempre più tropicale, cielo "invaso" da migliaia di pappagalli | VIDEO

La loro presenza in città risale alla fine degli anni '70 ma sono in continuo e rapido aumento. La specie più presente è quella del Parrocchetto dal Collare, che trova il suo habitat tra Foro Italico, Villa Giulia e Orto Botanico

Volteggiano leggiadri in cielo, sorvolano sul verde e si posano su fusti e rami alla ricerca di fiori e bacche. Sono i migliaia di pappagalli tropicali che da anni ormai hanno colonizzato Palermo, conquistando soprattutto il Foro Italico, Villa Giulia e il giardino dell'Orto Botanico.

In città la specie più numerosa è quella dei Parrocchetti dal Collare, simpatici volatili originari dell'India e dell'Africa sub-sahariana, sulle colline ai piedi dell'Himalaya, che prendono il loro nome da un collare nero ben visibile nei maschi adulti, quasi evanescente nelle femmine e negli immaturi. I suoni emessi sono inconfondibili. Ancora prima del loro intenso piumaggio e della loro lunga coda che fa raggiungere loro una grandezza totale di circa 40 centimetri, a farsi notare subito sopra le nostre teste è il loro stridulo garrito.

Ma come sono arrivati a colonizzare Palermo? A ricostruire con PalermoToday il loro viaggio è Giovanni Matranga, esperto ornitologo e naturalista nonché ex presidente dell'associazione ornitologica Trinacria onlus: "Si dice che alla fine degli anni '70 delle coppie di pappagalli arrivati all'aeroporto di Punta Raisi, fuggirono. La prima popolazione trovò allocazione alla Favorita, dove sono ancora presenti, ma poi si spostarono verso le zone più interne alla ricerca di maggiore calore e cibo".

"Ho avuto modo di osservare - racconta Matranga - che nel periodo primaverile sono soliti all’alba dirigersi verso le rive del Fiume Oreto dove si nutrono di fiori e frutti. Nel pomeriggio fanno ritorno nei siti di nidificazione, all’interno di cavità degli alberi, principalmente Platani e Lecci, nonché fra la chioma delle Palme alla base dei rami che, essendo muniti di spine, li proteggono pure da facili predazioni".

I Parrocchetti, proprio a Palermo, avrebbero trovato il loro habitat perfetto, vista la tropicalizzazione del clima e le numerose specie floristiche presenti soprattutto all'Orto Botanico. Ma non si tratterebbe dell'unica specie presente nel capoluogo. A fare la loro apparizione sono ormai da qualche tempo anche delle coppie di amazzoni, una di cenerini nella zona dell'ospedale Cervello e alcuni stormi di inseparibili, sui quali Matranga ha scritto un volume, dal titolo "Il colore degli inseparabili", andato a ruba.

C'è, però, un mito da sfatare: quello della loro pericolosità. "Non è assolutamente vero. Sono piuttosto animali intelligentissimi e curiosi", tiene a precisare l'ornitologo. Niente paura, dunque, se nei prossimi anni, si assisterà a una ulteriore crescita della loro presenza. "A Palermo si riproducono in modo molto prolifico e molti, tra l'altro, fuggono anche dagli allevamenti". Non resta, allora, che alzare gli occhi in cielo per fare questo speciale incontro.

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