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L’infanzia, gli affetti e la vocazione: la vita di Pino Puglisi in una miniserie girata a Brancaccio | VIDEO

"E se fosse ancora in vita?". E' la domanda intorno a cui ruota il lavoro "The smile of 3P" che vede alla regia Paolo Brancati e che sarà in onda sul web da fine agosto: "Ho voluto narrare l'uomo, l’argomento mafia avrà un ruolo marginale"

Terminate le riprese delle miniserie tutta palermitana sulla vita del Beato Padre Pino Puglisi, con la regia di Paolo Brancati e la co-produzione del Centro Accoglienza Padre Nostro di Brancaccio. “The Smile of 3P” - e se Padre Puglisi fosse ancora in vita?” è il titolo della nuova miniserie, lavoro che da fine agosto sarà in onda sul web.

La serie è prodotta dalla Seven Comunication Production in collaborazione con il Centro Accoglienza Padre Nostro ETS , la SACT- Scuola d’arte per il cinema e il teatro con il Patrocinio del Comune di Palermo, del Comune di Godrano e l’Arcidiocesi di Monreale. “The Smile of 3P” racconterà la vita del Beato Padre Puglisi, un aspetto inedito della vita del parroco del quartiere Brancaccio. Il lavoro, infatti, punta a raccontare l’aspetto dell’uomo, gli eventi più intimi, il quotidiano, gli squarci di vita raccontati dalle persone che hanno fatto parte della sua vita: i familiari, gli amici e i volontari del Centro Padre Nostro.

Dall’infanzia, all’adolescenza, la chiamata alla vocazione, gli affetti dei suoi familiari, la vita quotidiana in famiglia, il rapporto amorevole con i genitori fino al giorno al giorno in cui decise di prendere i voti e diventare umile strumento di Dio. La serie è liberamente tratto dal libro di Fulvio Scaglione “Padre Pino Puglisi-martire della mafia per la prima volta raccontato dai familiari” .

La regia è a firma di Paolo Brancati, registra e attore palermitano. “Nella mia serie ho voluto raccontare gli aspetti esclusivi della vita del Beato, attraverso i racconti di coloro che sono sempre stati al suo fianco: i familiari”. “In particolare, dice Brancati, voglio ringraziare il fratello di Padre Puglisi, Franco Puglisi, che grazie alla sua testimonianza è stato possibile ricostruire la vita reale dell’uomo speciale che è stato Pino.

Le scene della miniserie sono state girate nei luoghi in cui si è svolta la vita del Beato nel quartiere Brancaccio, dove si trova la Casa Museo, luogo in cui Padre Puglisi ha vissuto con i genitori anziani focus dell’intera narrazione. Nella Casa Museo, arredata con la mobilia originale, si respira ancora oggi, la serenità di un luogo intimo ed è quasi realistico immaginare Padre Puglisi che accoglie i fedeli, amici, parenti o chi ne chiedeva udienza.

“Nella serie The Smile of 3P - dice Brancati - ho fortemente voluto raccontare l'uomo Pino Puglisi, la vita, le amicizie e l’amore per la sua famiglia. L’uomo Pino è al centro della sceneggiatura, mentre, l’argomento mafia avrà un ruolo marginale”. Nel libro, come nella serie, i familiari parlano della giovinezza, della vocazione e l’impegno per i ragazzi. Un altro aspetto che collega il libro, di Fulvio Scaglione, con la serie è il rapporto con la madre e i fratelli, dalla delicata funzione di supporto ai nipoti e le feste in famiglia”.

Mentre, lo scenario che ruotava intorno alla vita da Prete spesso, lo mettevano a dura prova con gli scontri giornalieri con la violenza tra faide, il rapporto dialettico con le istituzioni, la fondazione del Centro di Accoglienza Padre Nostro e in fine, la tragica violenza che l’uomo Pino Puglisi accoglie con il suo caratteristico “sorriso”. Un cast d’eccezione, tutto siciliano: Cesare Biondolillo, Orio Scaduto, Ernesto Maria Ponte, Giuditta Perriera, Gino Carista, Enrico Gippetto, Giovanni D’Aleo, Pietro Daddi e tanti altri attori del panorama siciliano. Le musiche saranno curate da Filippo Ragusa e la sceneggiatura è a firma di Giuseppe Tarantino.

Tra gli attori siciliani che hanno collaborato per la realizzazione della miniserie: Roberto Pepoli, Enzo Buffa, Giorgio Pitarresi, Stanislao La Porta, Giuseppe Artale, Carlo d’Aubert, Massimo Marotta, Anna Graziano, Enzo Carnese, Gabriele Arena, Irene Enea e Deborah Ragusa. La direzione della fotografia è stata curata da Francesco Baiamonte e Giovanni Trippodo, le riprese e il montaggio sono di Pietro Trippodo, l’organizzazione infine è stata affidata alla T.F. Corporation di Ninni Tartaglia.

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