
Che fine ha fatto la Palazzina Cinese?
Sono un giovane palermitano che nelle prossime settimane avrebbe voluto visitare la Palazzina Cinese. Tuttavia, cercando informazioni su internet circa gli orari e i giorni di apertura, ho [...]
Sono un giovane palermitano che nelle prossime settimane avrebbe voluto visitare la Palazzina Cinese. Tuttavia, cercando informazioni su internet circa gli orari e i giorni di apertura, ho [...]
"Ah, inutile aggiungere che ovviamente il virus non avrà pietà di noi mentre festeggeremo la pasqua e quello che vogliamo. Il virus se ne frega di noi, lui non va in vacanza."
"Inizialmente non volevo lasciare nessun commento sotto questa lettera, poi ho visto che vengono tirati in ballo i giovani, quei giovani universitari, come me e che come la maggior parte degli italiani, sono rimasti a casa nelle ultime 3 settimane PER IL BENE DI TUTTI e NON per il volere ARBITRARIO di qualcuno, NON perché un giorno, il presidente del Consiglio, s'è svegliato male e ha deciso di limitare le libertà personali di tutti: no, non è così. Non è successo questo, non stiamo a casa per il volere di un dittatore, come mi pare di capire leggendo questa lettera, in cui si chiede qualche giorno di spensieratezza. STIAMO A CASA PER IL BENE DI TUTTI, anche per il bene dell'autore di questa lettera. Hai capito bene, io sono rimasto a casa anche per tutelare la tua salute, la salute dei tuoi genitori, nonni, fratelli, sorelle, amici, che potrebbero venire a mancare per festeggiare la pasqua. Pensi ne valga la pena barattare la tua vita o la vita di qualche tuo caro per festeggiare la pasqua del 2020?
Poi, come già scritto, in questa lettera vengono tirati in ballo i giovani e nel peggiore dei modi. Come se noi giovani fossimo INCAPACI di capire quando sia il momento di pensare ai DIRITTI e quando ai DOVERI.
A chi mi sta leggendo voglio dire che ho 21 anni e che io, insieme a moltissimi altri miei coetanei, ho capito che questo è il momento in cui bisogna pensare ai DOVERI. Ai diritti penseremo quando ne saremo usciti da questa storia e vorrei aggiungere che questa lettera NON MI RAPPRESENTA, e ci metto anche la mano sul fuoco che non rappresenta neppure la mia generazione, per cui vi prego, non fatevi delle idee sbagliate.
E non vorrò neanche spiegare alle generazioni future che milioni di italiani sono morti perché volevano festeggiare la pasqua e il 1° maggio, e che mentre in tutto il paese delle persone innocenti morivano per questo virus, e altre morivano di fame a causa della crisi economia, "noi giovani" stavamo a festeggiare."
Sono un ragazzo siciliano di 21 anni e non ho mai potuto fare a meno di notare che in ogni città o località turistica dell'Isola che ho visitato venissero venduti diversi [...]
"Ah, inutile aggiungere che ovviamente il virus non avrà pietà di noi mentre festeggeremo la pasqua e quello che vogliamo. Il virus se ne frega di noi, lui non va in vacanza."
"Inizialmente non volevo lasciare nessun commento sotto questa lettera, poi ho visto che vengono tirati in ballo i giovani, quei giovani universitari, come me e che come la maggior parte degli italiani, sono rimasti a casa nelle ultime 3 settimane PER IL BENE DI TUTTI e NON per il volere ARBITRARIO di qualcuno, NON perché un giorno, il presidente del Consiglio, s'è svegliato male e ha deciso di limitare le libertà personali di tutti: no, non è così. Non è successo questo, non stiamo a casa per il volere di un dittatore, come mi pare di capire leggendo questa lettera, in cui si chiede qualche giorno di spensieratezza. STIAMO A CASA PER IL BENE DI TUTTI, anche per il bene dell'autore di questa lettera. Hai capito bene, io sono rimasto a casa anche per tutelare la tua salute, la salute dei tuoi genitori, nonni, fratelli, sorelle, amici, che potrebbero venire a mancare per festeggiare la pasqua. Pensi ne valga la pena barattare la tua vita o la vita di qualche tuo caro per festeggiare la pasqua del 2020?
Poi, come già scritto, in questa lettera vengono tirati in ballo i giovani e nel peggiore dei modi. Come se noi giovani fossimo INCAPACI di capire quando sia il momento di pensare ai DIRITTI e quando ai DOVERI.
A chi mi sta leggendo voglio dire che ho 21 anni e che io, insieme a moltissimi altri miei coetanei, ho capito che questo è il momento in cui bisogna pensare ai DOVERI. Ai diritti penseremo quando ne saremo usciti da questa storia e vorrei aggiungere che questa lettera NON MI RAPPRESENTA, e ci metto anche la mano sul fuoco che non rappresenta neppure la mia generazione, per cui vi prego, non fatevi delle idee sbagliate.
E non vorrò neanche spiegare alle generazioni future che milioni di italiani sono morti perché volevano festeggiare la pasqua e il 1° maggio, e che mentre in tutto il paese delle persone innocenti morivano per questo virus, e altre morivano di fame a causa della crisi economia, "noi giovani" stavamo a festeggiare."
Sono un giovane palermitano che nelle prossime settimane avrebbe voluto visitare la Palazzina Cinese. Tuttavia, cercando informazioni su internet circa gli orari e i giorni di apertura, ho [...]
Sono un ragazzo siciliano di 21 anni e non ho mai potuto fare a meno di notare che in ogni città o località turistica dell'Isola che ho visitato venissero venduti diversi [...]
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