"Questa è la misura della povertà che cammina a passi da gigante nella nostra società! Nei mesi scorsi abbiamo visto attraverso trasmissioni televisive, il lungo giro che questi colli di abbigliamento facevano fino ad arrivare nei mercati più lontani dell’Africa, come ad esempio Addis Abeba, dove la gente pagava per ricevere lo spoglio dei nostri guardaroba, di quell’ Occidente benestante che cambia i propri indumenti al cambiare delle stagioni e i cui abiti arrivavano a loro attraverso I raccoglitori di Mondo Nuovo o svariate altre società, che questo promettevano e questo facevano e noi Occidente benestante pur sapendo che sullo spoglio dei nostri guardaroba molti ci guadagnavano, stavamo a guardare. La Pandemia ha cambiato molti orizzonti e sicuramente diventa più economicamente vantaggioso rivendere in Patria quello che si raccoglie! A Km zero! Dal produttore al consumatore! Stiamo attenti che non si ritorni a quello che succedeva anche una trentina di anni fa quando nei banchi dei mercati, nei quartieri poveri si cercava abbigliamento quotidiano, nei quartieri ricchi, invece, idee per il Carnevale per noi adulti o per i nostri figli alle festine di scuola o a casa dei compagnetti di scuola. Le famose cose americane che di americano non avevano nulla ma venivano dalla Germania o dal Nord Europa allo stesso modo di come i nostri arrivano adesso in Africa. Invito chiunque, abbia abbigliamento da togliere dai propri armadi , di farsi una passeggiata all’Albergheria, alla Chiesa di Santa Chiara o di informarsi attraverso le proprie parrocchie se esistano punti di raccolta nei quartieri. La Povertà oggi più di ieri esiste ed è presente sul nostro territorio e proprio per questo, in questo periodo, dobbiamo evitare che quello che non serve a noi diventi materiale per arricchirsi per altri!"
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