Il contatto su un sito internet di incontri, poi una serie di appuntamenti e il raggiro. La vittima racconta: "Mi ha convinto a effettuare bonifici per creme miracolose e un corso di formazione". Nonostante i pagamenti, la cinquantenne non ha mai ricevuto alcun prodotto, né partecipato alle lezioni. A carico dell'uomo diverse segnalazioni alle forze dell'ordine
Per la Procura, si sarebbe fatto assumere da due associazioni per poter chiedere l'indennità legata alle assenze per partecipare all'attività istituzionale, pari a 136 mila euro. Un anno e 4 mesi (pena sospesa) inflitto anche per l'ex collega Giovanni Geloso e per le due persone che li avrebbero assunti fittiziamente
Al contribuente viene comunicato che una sua domanda non è stata accolta e lo si invita a 'prendere visione della documentazione esaustiva' allegata. In realtà c'è un malware che, una volta aperto, si installa nel sistema del computer rubando informazioni riservate
Bloccati i beni di una coppia e sigilli a due aziende. Con documenti falsi e usando i dati dei clienti a loro insaputa i due avrebbero chiesto allo Stato i rimborsi per lo sviluppo delle rinnovabili. Oltre 2.100 le pratiche presentate in 3 anni, che quasi mai venivano respinte. L'inchiesta nata dalla denuncia di una banca: si sarebbe accorta dei bonifici fasulli
La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Francesco Faija, detto "Berlusconi", già condannato in primo grado in uno dei filoni sui così detti spaccaossa. Per oltre 10 anni avrebbe incassato 171 mila euro dall'Inps tra pensione e accompagnamento. Lui si era difeso: "Non è un imbroglio, sono davvero non vedente"
Dalle conversazioni captate dell'inchiesta che ha portato anche all'arresto di un funzionario del Dipartimento per lo sviluppo rurale emergono i trucchi utilizzati per il presunto imbroglio, ma anche le operazioni per falsificare i documenti: "Falla a colori e ci metti gli spilli, metto la foto della tua amica...". L'indagine è partita dal tentativo di raggirare un carabiniere
I retroscena dell'inchiesta che ha portato a 5 arresti. Salvatore Randazzo, dipendente dell'Anagrafe, avrebbe fornito i dati degli ignari cittadini a cui intestare prestiti anche di 40 mila euro e si lamentava per i compensi: "Voglio un'auto o chiudo i ponti". Rinfacciava persino di aver ricevuto dello spumante spacciato per champagne: "Mi ci lavo i denti!"
Grazie all'impiegato pubblico avrebbero falsificato i documenti necessari per avviare le pratiche. Diciotto i casi ricostruiti dai carabinieri e contestati tra operazioni bancarie e acquisti di auto. Indagato anche un funzionario regionale che avrebbe "prestato" il telefono del suo ufficio per eventuali verifiche da parte degli istituti di credito
La vittima è un trentenne di Domodossola. Ha raccontato tutto ai carabinieri dopo essere stata contattata da un vero impiegato dell'istituto di credito, insospettito dai trasferimenti di denaro. Denunciato anche un complice originario di Savona
Le fiamme gialle sono intervenute nell'ambito dell'attività di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e, in particolare, all'indebita percezione di incentivi statali da parte delle imprese
Luca Reina si trova agli arresti domiciliari al Nord, ma chiedeva di rientrare a Palermo e di essere recluso nella sua abitazione, assieme alla famiglia. La Cassazione: "Deve stare lontano, potrebbe riallacciare i rapporti con i suoi sodali e ricominciare a delinquere"
Il giudice monocratico di Termini Imerese ha inflitto 2 anni e 4 mesi a Franca Di Martino, accusata di appropriazione indebita. Era già stata licenziata e dovrà anche risarcire alcune presunte vittime
Francesco Faija, 40 anni, soprannominato "Berlusconi", è finito ai domiciliari perché secondo la Procura avrebbe intascato oltre 171 mila euro di pensione d'invalidità e di accompagnamento senza però avere alcuna patologia: "Vedo soltanto ombre e ho chiesto io stesso di essere sottoposto dai pm ad accertamenti medici per dimostrarlo"
Il Riesame accoglie l'appello del pm, ma il provvedimento che blocca 227 mila euro sarà esecutivo solo se confermato dalla Cassazione. Il denaro era stato restituito al politico a settembre, dopo l'azzeramento del processo perché si era scoperto che oltre 9 mila pagine di atti investigativi non erano mai state trasmesse dalla Finanza alla Procura
Sono tutti coinvolti nell'inchiesta "Dirty Cars" di febbraio, con la quale era emerso che una presunta banda avrebbe simulato la sottrazione anche di una Ferrari Testarossa e di una Porsche Cayenne per poter incassare risarcimenti tra gli 8 mila ed i 50 mila euro. A Carmelo e Gaetano Cangemi, che hanno scelto il dibattimento, revocati i domiciliari
E' scattato il sequestro di due milioni di euro. L'operazione è stata messa a segno dalla guardia di finanza di Perugia e dagli uomini dell'Agenzia delle dogane
Il processo è nato dall'inchiesta "Over" dei carabinieri con la quale fu scoperto un altro gruppo di persone che avrebbero inscenato sinistri stradali ma con vittime vere, disposte a farsi rompere braccia e gambe in cambio di poche centinaia di euro per incassare i premi assicurativi. I giudici ribaltano il verdetto per 2 persone e le scagionano
"Pagamenti online disattivati con la carta di credito": ma è un raggiro. La sezione palermitana della Federazione autonoma bancari italiani mette in guardia
Utilizzando Whatsapp una 49enne aveva lanciato una campagna per conto di un'associazione animalista palermitana.
In realtà era un raggiro che è stato scoperto dai carabinieri al termine dell’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria
Previsti oltre 30 incontri in città entro febbraio 2022 per sensibilizzare e informare sul tema i cittadini non più giovani sul fenomeno. L'arma ha realizzato anche un video decalogo: ecco i consigli utili per evitare le fregature
Disposto anche il sequestro della società intestata all’indagato e utilizzata per compiere i falsi passaggi di proprietà. Le indagini hanno portato alla luce ben 52 episodi di appropriazione indebita di mezzi di grossa cilindrata, tra cui una Maserati Levante e diverse Audi
Il gup ha disposto il rinvio a giudizio per una presunta banda che avrebbe venduto sepolture nel camposanto di San Martino delle Scale, pieno da almeno due decenni. Pur di ricavare spazio e in cambio di denaro sarebbero stati spostati e buttati numerosi feretri. Prosciolti altri 11 imputati, compreso l'ex sindaco di Monreale Pietro Capizzi
Il tribunale di Termini Imerese ha inflitto 6 anni a Giusta Sorrentino, di Misilmeri, che per la Procura, avrebbe approfittato del deficit cognitivo del ragazzo per sottrargli i premi delle polizze assicurative che il padre gli aveva lasciato in eredità. Assolti il figlio della donna, un impiegato di banca e un avvocato