La decisione dell'Arbitro bancario finanziario sul ricorso presentato da una donna che, a novembre 2021, aveva ricevuto un messaggio che la invitava a fornire dei dati per poter bloccare la sua carta sulla quale sarebbe stato compiuto un accesso abusivo. Proprio questa operazione aveva però consentito di svuotarle il conto
Nel 2021 (dati ufficiali diffusi in un report dell’Arbitro bancario finanziario) sono stati 22.382 in tutto il Paese (il 48% dei quali accolti). Urzì (Fabi): "Continuiamo a monitorare quella che è ormai una vera piaga del settore"
Gabriele Urzì, segretario Fabi Palermo, snocciola i dati della polizia postale. "Con il Covid pagamenti elettronici quadruplicati, ecco perché sono cresciuti i furti di identità, dati sensibili e denaro dai conti correnti". L'avvertimento ai clienti delle banche: "Controllate gli estratti conto, usate i servizi di 'notifica movimenti', installate software di protezione e modificate frequentemente le password"
L'ente chiarisce di non averle mai inviate e raccomanda di cancellare e segnalare le comunicazioni contenenti file in formato .zip e/o .xls. Il vicepresidente Ettore Falcone: "Si rivelano altamente ingannevoli e stanno interessando numerosissimi contribuenti"
Due serbi sono stati scovati in una casa vacanze. Gli investigatori sono riusciti a risalire a loro partendo dagli sportelli alterati e li hanno incastrati grazie al sistema di videosorveglianza. Sequestrate alcune banconote e altri apparecchi elettronici
Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo: "Si tratta di phishing - dice - cliccando sul link presente nella mail, oppure scaricando l’allegato, si rischia di installare dei virus nel proprio pc"
L'ignaro utente riceve un messaggio che fornisce indicazioni su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link, basta cliccare perchè il virus "rubi" e cripti i file in memoria. Da qui la richiesta di denaro in cambio della restituzione del materiale
In una profumeria di Carini il titolare e altri due complici sono stati scoperti dalla Finanza mentre duplicavano carte di credito e bancomat. Sul conto corrente del negozio transitavano soldi cui non corrispondevano reali operazioni di vendita. Decine i cittadini ingannati