La Corte d'Assise presieduta da Angelo Pellino ha rivisto il verdetto emesso ad aprile del 2018, confermando parzialmente soltanto le condanne dei mafiosi, ovvero Leoluca Bagarella e Antonino Cinà
La Corte d'Assise presieduta da Angelo Pellino si è ritirata nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, il verdetto dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. La Procura generale aveva chiesto a giugno la conferma delle pesanti condanne emesse in primo grado contro boss, ufficiali del Ros dei carabinieri e l'ex senatore Marcello Dell'Utri
Così il magistrato: "La responsabilità di trovare coloro che hanno deviato la verità e hanno fatto credere al Paese negli ultimi 50 anni cose che non erano vere non è soltanto, e non può esserlo, dei processi, deve essere della politica"
Il magistrato che di recente è stato vittima di gravi minacce da parte del boss Totò Riina, ha fatto domanda, insieme ad altri 67 colleghi, per passare alla Direzione nazionale antimafia. I posti da sostituto procuratore sono appena tre
Una lettera inviata al pm Nino Di Matteo. Nella missiva si fa riferimento ad una vera e propria opera di spionaggio compiuta nei confronti dei magistrati che indagano. E il tutto sarebbe registrato in una "centrale" romana