La vicenda risale al 2021 quando la donna aveva chiamato i carabinieri per chiedere aiuto. L'imputato, 66 anni, di Cerda, nonostante i militari avessero cercato di farlo desistere, si era messo a caccia della vittima per le strade del paese e alla fine lo aveva travolto con la sua auto e l'aveva lasciato a terra senza soccorrerlo. Dovrà scontare 6 anni e 8 mesi
In appello è stata rivista la sentenza emessa in primo grado in abbreviato per Vincenzo Carlo Daricca, che ha avuto una condanna più lieve, e il presunto complice Calogero Grispo che è stato scagionato in relazione all'agguato avvenuto davanti a un distributore di benzina di Cinisi, nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 2021, in cui rimasero feriti due fratelli
G. C., 52 anni, ha risposto alle domande del gip ed ha fornito una versione alternativa dei fatti. La donna era stata ricoverata all'Ingrassia una settimana fa con diversi denti rotti e tanti tagli sul corpo: era stata lei a spiegare ai medici che ad aggredirla sarebbe stato il marito che, in prima battuta, si era reso irreperibile
Braccato dalle forze dell'ordine, G. C., 52 anni, oggi si è presentato in caserma. È in stato di fermo. Dopo l'aggressione era fuggito in sella a uno scooter
Il tentato omicidio all'interno di una casa ad Altarello. Una 47enne ha raccontato ai carabinieri di essere stata aggredita alle spalle dall'uomo, che aveva deciso di lasciare, e di essere riuscita a parare i colpi bloccando la lama con le mani: per lei rottura dei denti e 80 punti di sutura. Decisivo l'intervento dei familiari. Il compagno è fuggito
Al centro del processo, che si è svolto con il rito abbreviato, l'agguato avvenuto davanti ad un distributore di benzina di Cinisi ad ottobre dell'anno scorso. Le vittime non si sono costituite parte civile
L'uomo si era presentato in un cantiere dell'imprenditore e gli aveva stretto il collo con un braccio. Poi era salito sulla sua macchina e lo aveva ripetutamente colpito mentre la vittima cercava di fuggire arrampicandosi su un ponteggio. Per la Cassazione l'imputato non merita nessuna attenuante
Per Giovanni e Salvatore Tomaselli diventa definitiva la sentenza legata ad una brutale aggressione, avvenuta il 25 giugno del 2018, ai danni di A. R. col quale avevano già avuto degli screzi. La vittima era riuscita ad arrivare in auto al Buccheri La Ferla e si era salvata grazie ad un intervento. "Mentre mi colpivano urlavano 'devi morire'"
La strada, a settembre del 2019, si trasformò in una specie di far west: dopo lo scontro tra un'auto e uno scooter il conto venne regolato con le armi. In primo grado le pene erano state pesanti, ma i giudici hanno adesso assolto parzialmente due dei tre imputati dalle accuse più gravi
La pena è stata inflitta a Giacomo Cusimano che avrebbe aperto il fuoco contro Emanuele Cipriano, il 9 marzo dell'anno scorso, in via Nedo Nadi, allo Zen. La vittima, raggiunta da tre colpi, era riuscita a salvarsi
La sparatoria avvenne in via Roccazzo il 23 giugno scorso. Ad aprire il fuoco era stato Giuseppe Di Maio, poi arrestato dalla polizia. Il giudice gli ha inflitto appena 3 anni e 4 mesi di reclusione a fronte di una richiesta di 12 anni. Disposta anche una provvisionale di 40 mila euro per la vittima
Il pestaggio avvenne nelle campagne di Partinico a marzo del 2015. Per la Cassazione furono Antonino e Domenico Viola ad aggredire la vittima, tentando anche di investirla con un autocarro. L'uomo finì in ospedale in gravissime condizioni ed ha riportato danni fisici e neurologici permanenti: gli imputati dovranno versargli 30 mila euro
Questo avrebbe detto uno dei componenti del "commando paramilitare", come lo definisce il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti, prima di aprire il fuoco e colpire Giuseppe e Antonino Colombo. Oltre ai fratelli Maranzano sono state fermate altre quattro persone con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso
In manette un uomo di 46 anni. Non ha concluso il suo progetto omicida per l'intervento di un carabiniere in congedo. La vittima designata è un 41enne di San Cipirello, condotto all’ospedale Civico di Palermo con l’elisoccorso del 118 in codice rosso
La vittima del tentato omicidio era intervenuta per soccorrere la donna che aveva subito un’aggressione dentro un appartamento di via Perpignano. Secondo una perizia medica l’arma è penetrata per 15 centimetri