Proseguono gli accertamenti dei carabinieri, ma finora nessuno - nonostante fossero presenti decine di persone sabato sera - si è fatto avanti per fornire elementi utili. Si pensava di aver individuato uno dei partecipanti alla rissa al Civico, ma il giovane ha riferito di essere invece caduto dal motorino. Si lavora sulle immagini delle telecamere di sorveglianza
Il Comitato, rappresentato legalmente dall'avvocato, dopo la rissa e gli spari dello scorso sabato notte si rivolge all'autorità giudiziaria "affinché accerti le eventuali responsabilità penali" non solo degli avventori ma anche di "soggetti privati e amministratori pubblici". Nel dossier si parla di una situazione "insostenibile per gli abitanti"
L'episodio di violenza ha coinvolto una decina di giovani che si trovavano tra i pub all'altezza di via Gaetano Daita. Per il momento non risultano feriti. Indagano i carabinieri che hanno acquisito alcuni video e ascoltato alcuni testimoni. Sequestati cinque bossoli
La squadra mobile indaga su quanto successo ieri sera in via Costante Girardengo. Qualcuno infatti ha aperto il fuoco contro la casa di Gaetano Giampino, già condannato per il tentato omicidio di Salvatore Maranzano avvenuto nel 2019
Lo stop di 30 giorni, disposto dal questore Laricchia, arriva dopo l'episodio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato e per cui è stato fermato un diciottenne dello Zen
Si tratta di un giovane che è stato portato al Pagliarelli in attesa dell'udienza di convalida. Denunciati per favoreggiamento personale anche un addetto alla sicurezza di 37 anni e un altro diciottenne che avrebbero cercato di depistare le indagini
La Procura ha disposto il fermo di Vincenzo Cusumano, titolare di un residence che ieri, dopo una discussione poi degenerata in lite, avrebbe ferito un uomo di 64 anni e il figlio di 30. La sua versione: "Mi sono difeso. Mi hanno colpito al volto con un pugno e mi pare che uno di loro avesse un grosso anello"
I colpi sarebbero stati esplosi in via Porrazzi. I feriti, di 64 e 30 anni, sono stati portati al Civico e a Villa Sofia. Ad aprire il fuoco sarebbe stato un 76enne, il proprietario della struttura, per un problema legato al pagamento di una camera. Indagano i carabinieri
La vittima è Giuseppe Incontrera, 45 anni, raggiunto da almeno 5 colpi di pistola mentre si trovava in via Imperatrice Costanza. Sull'episodio indagano i carabinieri, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, che hanno ascoltato la moglie e uno dei figli
Il gip di Termini ha applicato i domiciliari all’uomo trovato in possesso di una calibro 22 che era nascosta nel tronco di un albero. Stabili le condizioni del diciassettenne che era stato sorpreso con una ragazzina, nipote dell’indagato
In manette per tentato omicidio Giuseppe Di Maio, 35 anni. È stato bloccato dalla polizia e trovato con ancora addosso un revolver con tre proiettili nel tamburo. In casa aveva una seconda pistola ma anche una licenza per detenzione di armi. Il ferito, un 37enne, non sarebbe in pericolo di vita
E' successo a pochi metri dall'ingresso del deposito Amat. Ad assistere alla scena il padre della vittima che ha chiamato la polizia fornendo una descrizione dell'aggressore. Poco dopo un uomo è stato bloccato, con un revolver addosso, dalle parti di via Castellana
Il gip ha convalidato il fermo per Vincenzo Maranzano, Attanasio Fava e a Giovanni e Nicolò Cefali: sono accusati di aver sparato all'impazzata e ferito Giuseppe e Antonino Colombo, padre e figlio, il 23 marzo in via Patti, nell'ambito di una faida mafiosa
E' iniziata l'udienza di convalida per le 4 persone fermate lunedì e accusate di aver preso parte alla sparatoria del 23 marzo in via Patti, in cui sono rimasti feriti Giuseppe e Antonino Colombo, padre e figlio. Attanasio Fava si è difeso, mentre Vincenzo Maranzano ha scelto di non rispondere
Dal provvedimento con cui sono state fermate altre 4 persone per la sparatoria di martedì in via Patti, emerge la versione fornita da Giuseppe Colombo. Un racconto che combacia pienamente con quello della testimone chiave. Ha riconosciuto almeno 9 uomini che avrebbero fatto parte del commando: "Mi sembrava di essere in 'Gomorra'"
L’accusa è tentato omicidio con l’aggravante del metodo mafioso: presa la banda che lo scorso martedì aveva aperto il fuoco contro Giuseppe Colombo e i figli Antonino e Fabrizio, lasciando sul selciato una decina di colpi, tra proiettili inesplosi e bossoli
Il gip ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, fermati alcune ore dopo la sparatoria di martedì scorso in cui erano rimasti feriti Giuseppe e Antonino Colombo, padre e figlio. L'inchiesta è destinata ad allargarsi visto che al momento gli arrestati sono due, ma le armi utilizzate sarebbero state almeno tre
Parla Emanuele Cipriano, scampato all'agguato teso dall'amico d'infanzia, Giacomo Cusimano, il 9 marzo allo Zen. Ieri è stato dimesso dall'ospedale: "Non capisco perché l'abbia fatto, non ci sono debiti né questioni di spaccio. Si è comportato da pezzente. Spesso mi disprezzava e mi aveva anche dato un pugno, ma io non ho mai reagito"
Dal fermo dei fratelli Litterio e Pietro Maranzano accusati del tentato omicidio di Giuseppe e Antonio Colombo emerge che in via Patti con loro sarebbero arrivate tante altre persone, con auto e scooter. Per la sparatoria sarebbero state usate tre pistole diverse. Il movente? Per i pm una faida legata al controllo del territorio. Il ruolo chiave di una donna
Non si conoscono ancora le motivazioni della decisione del giudice per Giacomo Cusimano che martedì mattina avrebbe tentato di uccidere l'amico d'infanzia, Emanuele Cipriano, in via Nedo Nadi. Secondo la Procura dietro all'agguato ci sarebbe una lite per 10 euro e per un appuntamento mancato
Giacomo Cusimano si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'udienza di convalida del fermo. La sera prima dell'agguato avrebbe scambiato alcuni messaggi "dai toni offensivi e minacciosi" per pochi spiccioli e un appuntamento saltato con la vittima, Emanuele Cipriano
Parlano i fratelli di Emanuele Cipriano che, nel frattempo è stato dichiarato fuori pericolo dai medici. "Nostra madre ha sentito i colpi e si è affacciata, l'ha visto insanguinato mentre l'altro scappava. Fino a sabato erano stati insieme: è inaccettabile". Si attende l'udienza di convalida del fermo per Giacomo Cusimano accusato del tentato omicidio
Un uomo è stato rintracciato nella zona di piazza Croci ed è stato portato negli uffici della squadra mobile per essere sentito. Al momento la pista privilegiata dagli investigatori è quella della droga. Il ferito nel pomeriggio è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e per lui la prognosi resta riservata
Due 30enni si sarebbero affrontati in uno scontro a fuoco: esplosi almeno tre colpi di pistola tra via Gurrino e via Roma, che però non sarebbero andati a segno. Tra le ipotesi degli investigatori un regolamento di conti nell'ambito dello spaccio di droga
Gli agenti della Squadra Mobile indagano su un episodio misterioso. Qualcuno ha sparato, forse con una calibro 9, seminando il panico fra i residenti. L'episodio è avvenuto non lontano dal punto in cui sono stati uccisi Antonino Lupo e suo figlio Giacomo