Il processo è nato da una delle inchieste contro i così detti spaccaossa, "Contra Fides", messa segno il 15 aprile dell'anno scorso dalla guardia di finanza e dalla polizia penitenziaria. Tre imputati hanno reso dichiarazioni ai pm. In sei hanno patteggiato la pena
La Procura invoca 20 anni a testa per i fratelli Stefano e Michele Marino del clan di Brancaccio. Tra gli imputati anche un ex poliziotto, Vincenzo Di Blasi, che sarebbe stato la loro "talpa". Altri hanno scelto l'ordinario e sono stati rinviati a giudizio
Arriva a processo anche l'ultimo troncone investigativo sugli spaccaossa, in cui erano emersi gli interessi del clan di Brancaccio su alcune pratiche legate a falsi sinistri ma con vittime vere. Diversi degli imputati percepivano pure il reddito di cittadinanza
Il giudice ha deciso di assolvere altre 5 persone, che per l'accusa sarebbero state coinvolte nella maxitruffa alle assicurazioni, basata su finti incidenti ma con vittime che venivano ferite veramente. Tutto era partito dalla tragica fine di un tunisino, Yacoub Hadri, avvenuta a Brancaccio. Ecco i nomi e le pene
In cella è finito Vincenzo Di Blasi. Domiciliari invece per il titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche di via Messina Marine, Salvatore Mendola. Avrebbero fornito informazioni riservate, compreso su blitz della polizia, ai fratelli Michele e Stefano Marino, che sarebbero stati in contatto con bande di spaccaossa
Rischiano il processo anche i fratelli di Brancaccio Michele e Stefano Marino che erano stati fermati a novembre dalla squadra mobile. L'indagine è l'ultima sul filone dei finti incidenti con vittime disposte a farsi rompere braccia e gambe per simulare le ferite. Spuntano i nomi altre 4 persone accusate di spaccio
Sono pene pesantissime quelle che la Procura ha chiesto oggi pomeriggio per 37 imputati. Avrebbero truffato le assicurazioni simulando incidenti stradali ma rompendo realmente gambe e braccia a persone disponibili poiché in gravi difficoltà economiche
Il gup Annalisa Tesoriere ha inflitto con l'abbreviato pene tra 11 anni e 8 mesi a 36 persone coinvolte nel blitz "Over" dell'anno scorso. Tra loro ci sono anche le vittime compiacenti che pur di truffare le assicurazioni con finti incidenti si erano fatte rompere gambe e braccia con pesi da palestra e mattoni