Sul palco allestito dove si trova Casa Memoria musica e interventi per ricordare l'attivista di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia il 9 maggio del '78. In corso Umberto I si sono alternati Cisco, Serena Ganci, Roy Paci, Shakalab, Angelo Sicurella, Enzo Rao e pure l'artista che ha portato sul palco i suoi successi, come Me so 'mbriacato. "Siamo tutti affezionati a questo ragazzo che ha rifiutato un'eredità familiare. Io auguro a tutti i giovani di trovare lo stesso coraggio, il coraggio di non accettare tutto ciò che non vi piace dei vostri genitori"
Il 9 maggio 1978 il corpo del giornalista e militante di Democrazia Proletaria di Cinisi, che attaccava apertamente i boss, venne ritrovato sui binari della Palermo-Trapani. Per molto tempo si è sostenuto che fosse morto mentre preparava un attentato, scartando la pista mafiosa. Il professore Procaccianti: "Il clima era pesante, fui sentito dopo anni dai pm"
L'intitolazione del plesso di via Palermo alla presenza delle autorità civili e clericali e delle forze dell'ordine. Il sindaco Giosuè Maniaci: "Fissiamo il suo nome in un luogo simbolo di formazione e apprendimento che tramanderà negli anni l’esempio, i concetti e le battaglie che Peppino portava avanti per smascherare il sistema mafioso"
Si procederà all'appalto nei prossimi mesi. Il sindaco metropolitano Leoluca Orlando: "Mantenendo la sua forma originaria diventerà Centro culturale di mobilitazione contro tutte le mafie"
I lavori si apriranno venerdì 6 maggio alle ore 15 all'Hotel Magaggiari, con i saluti di Giovanni Impastato e Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo
Ad organizzarle, in occasione dell'anniversario dell'omicidio del giornalista, attivista e conduttore radiofonico di Radio Aut, è Democrazia e Lavoro Cgil. In apertura i saluti del fratello Giovanni e di Mario Ridulfo, segretario generale di Palermo del sindacato
Nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978 a Cinisi veniva assassinato dalla mafia il giornalista e fondatore di Radio Aut. Il presidente di Libera e del Gruppo Abele: "Oggi la sua capacità di cogliere le connessioni dove altri vedono divisioni e opposizioni ci sarebbe molto utile per uscire da una crisi che nasce anche dagli sguardi miopi o settoriali di molta politica ed economia"
Il 15 dicembre la formale presa di possesso del casolare di Cinisi dove il 9 maggio del 1978 fu ucciso il giornalista e fondatore di Radio Aut. Sulla destinazione, saranno il Comune di Cinisi e la Città Metropolitana di Palermo a decidere
Passo avanti nella procedura da parte della Regione. Musumeci ha dato disposizioni agli uffici di accelerare al massimo: "Quel luogo di violenza mafiosa appartiene ormai idealmente al patrimonio di tutti i siciliani onesti"
Il Gruppo siciliano dell'Unione Cronisti ricorda l'attivista ucciso nella notte tra l'8 ed il 9 maggio 1978: soltanto dopo il barbaro assassinio gli è stato riconosciuto il tesserino di giornalista
La Cgil Palermo ricorda il giornalista e attivista, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978
Roberto Fico ha visitato la mostra ospitata dalla Camera dedicata proprio all'attivista ucciso dalla mafia a Cinisi nel 1978: "Non smetterò mai di ringraziare tutti coloro che sono impegnati a far conoscere la storia di Impastato e a tramandarla soprattutto ai più giovani"
Diventerà un luogo dal valore fortemente simbolico accessibile a tutti. Musumeci: "L’obiettivo di non disperdere i finanziamenti è stato raggiunto. Il mio governo ha mantenuto l’impegno preso"
Cinquecentomila euro la cifra chiesta dal proprietario, ma l'immobile ne vale solo 80. Intanto la Regione - come anticipato da PalermoToday- ha detto sì all'esproprio
Il vicepremier su Facebook: "C'è una cosa che davvero mi fa rabbia, avrebbero voluto farlo passare per terrorista e solo il coraggio di Rocco Chinnici ha indirizzato l'indagini verso la mafia"
Leoluca Orlando ha partecipato alle iniziative in memoria di Peppino Impastato, nel 41esimo anniversario della sua uccisione: "Ribadiamo l'impegno a difesa della Costituzione"
Il 9 maggio del 1978 il giornalista e militante di Democrazia Proletaria venne fatto saltare in aria da Cosa nostra: 41 anni dopo l'esempio del giovane rivoluzionario, che rinnegò il padre mafioso, è ancora vivo. Le iniziative nell'anniversario della morte
Vandalizzato il murale dedicato all'attivista di Cinisi ucciso nel 1978. La denuncia di Retake Buccinasco: "È la seconda volta che succede in meno di un mese"
In quella che prima era via del Bassotto, l'Amministrazione comunale e la Cgil Palermo hanno sistemato la targa dedicata a mamma Felicia proprio nel giorno del quattordicesimo anniversario della sua scomparsa
Al busto raffigurante il famoso giornalista e militante di Cinisi ucciso dalla mafia è stato rotto il naso. L'opera è il frutto del lavoro di un consigliere e scultore, che l'aveva donata al Comune di Ponsacco
Centinaia di giovani hanno affollato il luogo dove, la notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, il militante di Democrazia proletaria fu ammazzato per ordine di Tano Badalamenti. Tanti i cartelli: “sulle orme dei veri eroi”, “chi è in silenzio è complice”. Il fratello: "Vogliamo passare il testimone"
Presentata in anteprima nazionale a Cinisi l'opera di Ivan Vadori. L'autore parte dai luoghi dove Peppino ha lottato contro la mafia per poi raccontare l'ascesa di Cosa nostra al Nord e quindi concludere con l'arrivo nella Capitale. A moderare il dibattito la giornalista di PalermoToday Carola Catalano
A protestare i compagni di Peppino Impastato. Chiedono di riavere lo spazio, che gli è stato tolto, all'interno del bene confiscato. Giangiacomo Palazzolo: "La decisione è presa"