Operazione messa a segno dalla polizia postale. "Gli indagati - spiegano dalla questura - condividevano link con immagini e video di abusi su bambini, anche di età inferiore ai cinque anni"
Pur di essere accettata da un comitiva la ragazzina avrebbe fatto sesso con gli indagati - quattro hanno 17 anni e uno ne ha compiuti da poco 18 - che l'avrebbero ripresa di nascosto. L'inchiesta è partita dalla denuncia dei genitori della giovane che hanno scoperto l'esistenza dei filmati. Dalla Procura per i minorenni: "Dalla pandemia fenomeno sempre più allarmante"
Trovati centinaia di file, che riguardavano anche neonati. La rete è stata scoperta da agenti della polizia postale che hanno agito sotto copertura. Sequestrati numerosi dispositivi informatici. Gli inquirenti: "Assoluta varietà dei profili e delle età degli indagati, dal lavoratore autonomo al dipendente, da chi ha un titolo di studio di base al laureato"
In manette un 27enne della provincia di Napoli. E' accusato di avere gestito diversi profili Instagram, Facebook e TikTok tramite i quali intratteneva rapporti con giovani tra i 10 e i 15 anni "ai quali chiedeva di realizzare e inoltrare foto o video che li ritraessero in atteggiamenti sessuali o mostrassero le parti intime"
L'operazione è stata messa a segno dalla polizia postale su disposizione della Procura di Palermo. L'indagato, in passato in servizio ad Ancora, ora si trova a Cagliari
Le indagini della polizia sono partite dopo la denuncia presentata dalla madre della giovane vittima. Nel corso delle perquisizioni in casa dei minorenni, sono stati sequestrati numerosi cellulari e apparecchiature informatiche contenenti le immagini sessualmente esplicite
Il ragazzino aveva appena creato un profilo associandolo al suo numero di cellulare e I. S., 37 anni, della provincia di Lecce gli avrebbe chiesto un video hot. I genitori dell'adolescente hanno però scoperto il messaggio ed è scattata la denuncia
Sono state eseguite 21 perquisizioni nei confronti di minori e adulti, controlli anche a Palermo. Scoperto il listino prezzi per prestazione. Fino a 50 euro per una videochiamata. Indagini partite dalla denuncia di due genitori
Gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia postale di Palermo dopo una perquisizione disposta dalla Procura. I materiali rinvenuti saranno confrontati con quelli sequestrati in altre indagini, che hanno coinvolto anche gruppi Telegram o piattaforme quali "La Bibbia 5.0"
I nomi erano tutto un programma: “Stupro tua sorella 2.0”, il “Vangelo del pelo” o la “Bibbia 5.0”. Agli utenti bastava accedere ai canali sull'app di messaggistica e pagare somme irrisorie (da 3 a 20 euro) per acquisire il materiale illegale (foto e video di ragazze nude). Coinvolti anche minorenni
In manette un quarantenne palermitano: usando profili falsi avrebbe ricattato diverse 12enni: "Mandami immagini erotiche o dico ai genitori che hai contatti con sconosciuti". L'indagine partita da Copertino, in provincia di Lecce, dopo una denuncia
In particolare nel 2019 è stato evidenziato un sempre maggiore ricorso ai software di messaggistica personale (Whatsapp) e simili rispetto ai social network tradizionali. Sono stati sequestrati centinaia di dispositivi informatici
In manette un 51enne definito "insospettabile" dalla polizia: "Trovati file raccapriccianti". L'uomo è stato inchiodato dopo una perquisizione nonostante utilizzasse sofisticati programmi per navigare in anonimato
E' stato condannato a 4 anni di carcere e a pagare una multa di 18 mila euro per produzione di materiale pornografico. La polizia, nel corso delle indagini, ha identificato i minori: dai loro racconti è emerso un quadro d'accusa ben più grave che ha portato al nuovo arresto
Dovrà anche pagare 100 mila euro di multa l’ex giudice Gaetano Maria Amato accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico. La Procura gli contesta anche di aver palpeggiato una delle adolescenti riprese. Sarebbe accaduto mentre la ragazza dormiva
Perquisizioni anti pedopornografia in tutta Italia, due in provincia di Palermo: in manette un 46enne del Pescarese, 13 le persone coinvolte. L'operazione è stata condotta dalla polizia postale in collaborazione con la Gendarmeria canadese
Gli agenti della polizia postale erano risaliti a lui tramite l'indirizzo IP. Quindi la perquisizione e il sequestro del computer. Il processo inizierà il prossimo 18 giugno davanti alla quinta sezione penale
Si tratta di un ex operaio della Fiat: è accusato di adescamento di minore, detenzione e cessione di materiale pedopornografico. I fatti risalgono al 2014
Gaetano Maria Amato, 58 anni, è stato arrestato dalla polizia a Messina. Era in servizio alla corte d'Appello di Reggio Calabria. Il gip ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare
I materiali, nascosti dentro diversi dispositivi informatici, sono stati trovati dalla polizia postale nel corso di una perquisizione, scattata dopo una lunga indagine condotta dalla Procura di Termini Imerese. L'uomo, palermitano, ora si trova in carcere
Un archivio vero e proprio con tanto di immagini catalogate e divise per categorie (trovate anche foto della figlia): nei guai un commerciante palermitano finito nel mirino della Procura
Produzione e detenzione di materiale pedopornografico: in manette Frank Adamo, che in città per anni ha insegnato l’inglese. Sarebbe arrivato a offrire denaro a due famiglie di Brancaccio per filmare i loro figli
L'operazione portata a termine dal comparto specializzato è servita ad arrestare 8 persone, denunciarne 13 ed effettuare decine di perquisizioni. Oltre 10 mila i file sequestrati dopo essere risaliti ai dispositivi incriminati
Oltre a loro sono 5 gli arresti e 13 le denunce, tra insospettabili docenti, vigili del fuoco e pensionati, a seguito delle numerose perquisizioni fatte in tutta Italia. Grazie al database dell'Icse si cercherà di individuare vittime e carnefici