Fissata l'udienza preliminare dopo i blitz "Resilienza" e "Resilienza 2", messe a segno dai carabinieri a ottobre e marzo scorsi: per l'accusa i boss avrebbero gestito anche riffe, feste di quartieri e avrebbero anche risolto questioni tra ultras del Palermo. Ben 13 commercianti avevano denunciato le estorsioni
Le cimici dei carabinieri hanno registrato i commenti di due esattori di Cosa nostra fermati con il blitz "Resilienza", Giovanni Zimmardi e Vincenzo Vullo. Davanti ad ogni negozio avrebbero valutato quanto ricavare e quali fossero i rischi di denuncia. "Qui ho guadagnato 5 mila euro..."
Grazie alle microspie i carabinieri hanno ricostruito ogni fase del tentativo di omicidio di Giovanni Zimmardi, avvenuto a dicembre 2018. La vittima aveva accusato altri due fermati del blitz "Resilienza" di aver usato soldi falsi. "L'ho preso per la gola, magari muore dissanguato". Il boss impose la pace
Tra i retroscena dell'inchiesta "Resilienza" dei carabinieri la scelta di Yari Massimiliano Ingarao di impedire all'artista di esibirsi: avrebbe preteso troppi soldi e soprattutto sostenuto di essere stato trattato meglio quando il clan era guidato dai Tantillo. Il pizzo su bibite, panini e ghiaccio
Giovanni Zimmardi, fermato ieri con altre 19 persone nel blitz "Resilienza" dei carabinieri, si lamentava per la paga miserabile che gli avrebbe passato il clan: 150 euro a settimana. A volte il pizzo sarebbe stato pagato con paia di scarpe, pranzi in trattoria e carne