Regge in appello la sentenza con cui Damiano Torrente era stato ritenuto responsabile dell'omicidio di una donna romena di 33 anni, Ruxandra Vesco, sparita nel 2015 e di cui non era stata neppure mai denunciata la scomparsa. Fu lui nel 2020 a far ritrovare i resti della vittima alle pendici del Monte Pellegrino ma dopo poche ore ritrattò la confessione
Inflitti 10 anni in meno di quelli richiesti dalla Procura a Damiano Torrente per l'omicidio e l'occultamento di cadavere di Ruxandra Vesco, 33 anni, sparita nel nulla nel 2015 ma senza che nessuno ne denunciasse mai la scomparsa. Fu l'imputato a farne ritrovare i resti nel 2020 in via Monte Ercta, confessando il delitto, salvo poi ritrattare tutto
L'omicidio al centro del processo è quello di Ruxandra Vesco, sparita nel nulla nel 2015. Fu l'imputato, Damiamo Corrente, ad agosto del 2020 a farne ritrovare i resti in via Monte Ercta, confessando il delitto. Il giorno successivo però ritrattò tutto e disse persino di non sapere chi fosse quella donna
Damiano Torrente ad agosto dell'anno scorso aveva confessato l'omicidio di Ruxandra Vesco, avvenuto il 13 ottobre del 2015, e aveva fatto anche ritrovare il cadavere in via Monte Ercta. Il giorno successivo, però, aveva ritrattato tutto
Rigettata l'istanza della difesa di Damiano Torrente, il pescatore dell'Acquasanta che all'inizio di agosto aveva raccontato di aver strangolato Ruxandra Vesco nel 2015, facendone ritrovare il cadavere. Poi aveva negato tutto. Il giudice: "La sua capacità di intendere e volere già accertata l'anno scorso"
Il Riesame ha respinto il ricorso di Damiano Torrente, che all'inizio del mese si era presentato dai carabinieri raccontando di aver strangolato Ruxandra Vesco e di averne gettato i resti in un dirupo nel 2015. Poi aveva negato di essere stato lui. L'avvocato chiede la perizia psichiatrica
Accertamenti dei carabinieri nella zona in cui 10 giorni fa Damiano Torrente aveva fatto ritrovare i resti di Ruxandra Vesco, sostenendo di averla uccisa nel 2015, salvo cambiare versione. Non si trovano ossa cervicali, delle mani e dei piedi. Al vaglio anche una protesi trovata col corpo