Regge in appello la sentenza con la quale, a ottobre dell'anno scorso, era già stata inflitta la massima pena a Pietro Morreale. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio avrebbe ammazzato la diciassettenne a Caccamo. L'imputato ha sempre negato, sostenendo che la giovane si sarebbe suicidata e per la sua difesa "non c'è alcuna prova che sia stato lui"
Si è aperto il processo d'appello per l'omicidio della diciassettenne avvenuto a gennaio 2021. Pietro Morreale è stato condannato all'ergastolo, ma la sua difesa chiede di riaprire il dibattimento e che la Corte vada sul luogo del delitto per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Il collegio si è riservato, bocciata invece la verifica sulla capacità di intendere e volere
Ormai abbiamo i femminili benedetti pure dalla Crusca, la grammatica women friendly, abbiamo le scarpe e il Codice rossi e la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Eppure nessuno è stato capace di difenderla veramente, indirizzandola verso le strutture giuste
Le motivazioni della sentenza per l'omicidio della diciassettenne di Caccamo con cui è stato condannato Pietro Morreale. Ricostruito minuto per minuto l'orrore di quella notte: "Lei rifiutò di fare sesso, l'imputato, che aveva premeditato il delitto con freddezza, la aggredì brutalmente, poi le diede fuoco provocandole un'agonia di 2-5 minuti"
Le chat disperate emergono dalle motivazioni della sentenza con cui il fidanzato della diciassettenne di Caccamo, uccisa a gennaio 2021, è stato condannato all'ergastolo. In un anno per ben 33 volte la ragazza avrebbe riferito di violenze subite ed inviato anche le foto di lesioni e segni sul corpo: "Se lo lascio mi ucciderà..."
Il sindaco di Caccamo, Franco Fiore, dopo l'atto vandalico: "Qualcuno nella scorsa notte ha tentato di cancellare la memoria della ragazza. Siamo scossi e sgomenti per l'accaduto"
Pietro Morreale, condannato ieri sera all'ergastolo, perché avrebbe ucciso la diciassettenne a Caccamo, dovrà pagare i danni ai parenti della vittima e al Comune. Per il suo avvocato, però, "nel video davanti al campo sportivo c'è la prova che non fosse accanto a lei quando è scoppiato il rogo ma a 27 metri, faremo appello"
La sentenza per Pietro Morreale, 19 anni, della Corte d'Assise dopo oltre 11 ore di camera di consiglio. La ragazza, di soli 17 anni, venne ammazzata nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio dell'anno scorso a Caccamo. L'imputato ha negato le accuse spiegando che lei si sarebbe suicidata, cospargendosi di benzina e lanciandosi in un burrone
La richiesta è stata formulata durante la discussione degli avvocati che rappresentano la famiglia nel processo a carico dell'ex fidanzato della vittima, Pietro Morreale, 20 anni. "Nel punto in cui fu trovato il corpo c'era anche una sciarpa color nocciola che non apparteneva a lei..."
Il processo nei confronti di Pietro Morreale, 20 anni. Il pm: "La prova della sua colpevolezza è stata raggiunta con certezza". I fatti sono avvenuti a Caccamo il 24 gennaio del 2021
Pietro Morreale, accusato di aver ucciso la diciassettenne nel gennaio 2021 a Caccamo, ha ribadito che la giovane si sarebbe data fuoco al campo sportivo. Ma sono molti i lati oscuri della vicenda messi in evidenza dagli avvocati della famiglia della ragazza
Stamattina le terribili immagini riprese da una telecamera vicino al campo sportivo di Caccamo, nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio dell'anno scorso, sono state visionate dalla Corte d'Assise che sta processando l'ex fidanzato della diciassettenne, Pietro Morreale, per l'omicidio
Al processo per l'uccisione della diciassettenne di Caccamo, avvenuto a gennaio dell'anno scorso, hanno deposto i carabinieri. Pietro Morreale alle 7.30 di mattina, quando avrebbe già saputo che la ragazza era morta, avrebbe continuato a scriverle per capire dove fosse. Lo stesso avrebbe fatto col fratello della vittima: "L'avete trovata?"
La diciassettenne venne uccisa il 24 gennaio dell'anno scorso. Unico imputato l'ex fidanzato, Pietro Morreale. Secondo la Procura avrebbe ammazzato la ragazza perché lei avrebbe voluto lasciarlo e poi le avrebbe anche dato fuoco
La diciassettenne di Caccamo fu ritrovata senza vita e in parte ustionata in un dirupo lungo il Monte San Calogero. Per il delitto è imputato l'ex fidanzato, Pietro Morreale. Stasera un momento di preghiera al campo sportivo del paese, dove la ragazza sarebbe stata uccisa. Il Comune di Trabia le dedica una panchina rossa
Il processo nei confronti di Pietro Morreale, 19 anni, inizierà il prossimo 1° marzo davanti alla seconda sezione della Corte d'Assise di Palermo. I fatti sono avvenuti a Caccamo il 24 gennaio del 2021
A meno di un anno dall'uccisione della diciassettenne, trovata senza vita in un dirupo di Caccamo il 24 gennaio scorso, l'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a Pietro Morreale, 19 anni, unico indagato per il delitto. Ha sempre negato di averla ammazzata e poi bruciata
In un post su Facebook, la donna ricorda la figlia 17enne bruciata viva lo scorso gennaio a Caccamo e si rivolge all'ex fidanzato che si trova in carcere: "La strada per il perdono è lontana, dovrai essere riconosciuto solo per quello che hai fatto e mi hai tolto... Quello era un amore che non meritavi"
L'avvocato che assiste Pietro Morreale, accusato di aver ucciso e dato alle fiamme la ex a Caccamo, sostiene che nel filmato depositato dalla Procura si vedrebbe soltanto "una fiammata che poi si sposta e si spegne". Per la parte civile, invece, le immagini renderebbero "il quadro probatorio gravissimo a carico del giovane"
Le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso l'uccisione della diciassettenne vicino al campo sportivo di Caccamo e, per la Procura, anche la macchina di Pietro Morreale. Dall'autopsia emerge che la ragazza è stata colpita e che sarebbe morta per le gravissime ustioni riportate alla testa e al tronco
La relazione dei carabinieri sul delitto avvenuto a Caccamo a fine gennaio smentisce la versione fornita dal presunto assassino, Pietro Morreale: nella sua auto trovati capelli e materiale carbonizzato. Da chiarire se l'indagato sia stato aiutato da qualcuno e perché quella notte passò due volte lungo la strada del Monte San Calogero
L'esame è stato affidato ad un medico legale messinese e si svolgerà nella città dello Stretto. Del delitto è accusato il fidanzato della diciassettenne, Pietro Morreale, che però ha sempre negato. Non è chiaro con quale modalità sia stata ammazzata la giovane e neppure dove. Il gip ha escluso il suicidio e la caduta