La Corte d'Assise ha condannato Filippo Mulè, cugino di Alberto Pietro, che ha già rimediato una pena di 24 anni con l'abbreviato in appello. L'imputato era finito a processo perché secondo il gup avrebbe contribuito anche lui al delitto, avvenuto a febbraio del 2020 davanti a una discoteca di Terrasini, ma l'accusa non ha retto
La donna ha deposto nel processo per il delitto avvenuto a Terrasini nel 2020 in cui è imputato Filippo Mulè: "Non era un ragazzo che andava in giro ad ubriacarsi e litigare, stava bene con tutti". E tra le lacrime ha raccontato: "Con mio marito non dormiamo più, lui urla la notte, io prendo delle medicine ma poi mi impediscono di sognare mio figlio"
Si è aperto il processo a carico di Alberto Pietro Mulè, che a febbraio avrebbe accoltellato Paolo La Rosa, e del cugino Filippo e di Rosario Namio, accusati di rissa aggravata. Manifestazione degli amici davanti al palazzo di giustizia
Il delitto avvenne il 24 febbraio per una banale discussione. Ad ammazzare il giovane sarebbe stato Alberto Pietro Mulè, in carcere per l'omicidio. La Procura opta per il giudizio immediato anche per un suo cugino, Filippo Mulè, che risponde di favoreggiamento