Il pestaggio avvenne la sera del 23 febbraio del 2010, in via Turrisi, a due passi dal palazzo di giustizia. Il penalista morì tre giorni dopo in ospedale. Un lungo e travagliato iter giudiziario ha portato solo l'anno scorso alla condanna definitiva di 4 imputati legati al clan di Porta Nuova: l'uccisione del penalista doveva servire da "lezione" a tutta l'avvocatura
Il commento di Marzia Fragalà, che è diventata penalista pochi giorni dopo l'omicidio nel 2010, in relazione alla sentenza della Cassazione: "E' stato riconosciuto che papà fu assassinato per la sua professione e speriamo un giorno di poter scoprire anche chi siano stati i mandanti del delitto"
Il verdetto è stato emesso a 13 anni dal delitto: il penalista venne preso a bastonate sotto il suo studio e morì il 26 febbraio del 2010 in ospedale. Due assoluzioni e la condanna del pentito Antonino Siragusa (che non fu mai creduto dalla Procura) sono già passate in giudicato
Intitolato uno spazio accanto al palazzo di giustizia e scoperta anche una scultura realizzata in memoria del penalista assassinato dodici anni fa. Venne massacrato a bastonate subito dopo essere uscito dal suo studio. "Libero e coraggioso, ucciso per dare un segnale a tutta l'avvocatura"
Sabato 26, in occasione del triste anniversario dell'omicidio, in una piccola area vicino al palazzo di giustizia si terrà una cerimonia per l'intitolazione. Per l'omicidio, avvenuto in via Turrisi a febbraio del 2010, è in corso il processo d'appello. In primo grado ne è stata sancita la matrice mafiosa
Il noto avvocato penalista ed ex deputato venne aggredito sotto il suo studio e morì il 26 febbraio dopo alcuni giorni di coma. La figlia Marzia: "Ora vogliamo che il cerchio si chiuda, vogliamo tutta la verità sulla sua morte"
In 670 pagine la Corte d'Assise motiva la sentenza del 23 marzo: regge la versione di uno degli imputati, Antonino Siragusa, a cui i pm non hanno mai creduto. Bocciato invece il collaboratore che aveva fatto riaprire le indagini: "Mescola realtà e fantasia". Per la verità "determinanti i testimoni oculari"
La reazione di Marzia Fragalà, penalista come il genitore, dopo la sentenza: "La mia è una cultura garantista, ma mi lascia l'amaro pensare che secondo i giudici questo delitto sia stato compiuto senza crudeltà, visto che è stato massacrato un uomo inerme e senza lasciargli scampo"
La Corte d'Assise presieduta da Sergio Gulotta accoglie solo in parte le tesi della Procura e ritiene credibile la versione di uno degli imputati, Antonino Siragusa, al quale i pm non hanno invece mai voluto dare credito. Fu un delitto di mafia. Totalmente scagionati Francesco Castronovo e Paolo Cocco
Per via dell’emergenza Coronavirus, la camera di consiglio si sta svolgendo nell’aula bunker dell’Ucciardone, al fine di garantire le giuste distanze tra i giudici. Sei persone legate al clan di Porta Nuova rischiano l'ergastolo. Il penalista morì il 26 febbraio 2010 dopo una brutale aggressione
Antonino Siragusa, mafioso che si accusa dell'omicidio del penalista assassinato a bastonate davanti al suo studio nel 2010, ha chiesto di parlare prima che i pm iniziassero la requisitoria: "Rinnego la mia appartenenza a Cosa nostra"
Il collaboratore di giustizia Francesco Paolo Lo Iacono ha raccontato altri particolari sull'aggressione al penalista e sarà ascoltato dalla corte d'Assise. Ai magistrati ha detto: "Collaboro per dare un'occasione alla mia vita e alla mia famiglia"
I verbali con le dichiarazioni rilasciate da Francesco e Andrea Lombardo, padre e figlio affiliati della famiglia di Altavilla Milicia, sono stati depositati al processo per l'agguato al penalista ucciso nel 2010
Sono stati gli avvocati di Francesco Arcuri, uno degli arrestati, a scoprire quei pochi frame catturati dalla telecamera che i carabinieri hanno sistemato in via Volturno, davanti al bar di Porta Carini, per un'inchiesta sulle famiglie del mandamento del Capo
Parla il "venezuelano" Salvatore Bonomolo, esattore del pizzo della famiglia di Porta Nuova: con le sue dichiarazioni sta aiutando i pm a ricomporre il quadro dell'omicidio del penalista, datato 2010
Antonino Abbate, considerato un "pezzo da novanta" della famiglia di Borgo Vecchio, e Francesco Chiarello - che aveva deposto contro di lui nel processo Fragalà - si sono incrociati sul volo Catania-Roma. Scontro fisico evitato grazie agli agenti
E' il drammatico racconto degli ultimi istanti di vita dell'avvocato fatto da Maurizio Cappello. A processo in sei tra presunti mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio. Il penalista è morto nel febbraio 2010, tre giorni dopo l'aggressione sotto al suo studio
Emergono altri retroscena sul delitto di sette anni fa. I "picciotti" del Borgo recepirono gli ordini dei boss del mandamento Porta Nuova. "Totò, mi servono quattro picciotti stasira". Poi le direttive: "Quattru corpi i lignu pi struppiallu". Ma l'omicidio non era previsto: "I chiavi ponnu iccari"
Il penalista ed ex parlamentare di An fu picchiato a bastonate davanti al suo studio a pochi passi dal palazzo di giustizia la sera del 23 febbraio 2010. Dell'omicidio ne parlano Tantillo e Chiarello