I figli del paziente di 75 anni chiedevano quasi un milione per i danni patiti, secondo il tribunale civile di Termini Imerese però non vi sarebbe la prova di un nesso causale tra i presunti errori dei sanitari ed il decesso dell'uomo. Era stato ricoverato nel 2009 al Cimino e in giudizio era finita l'Asp
Un primario e tre medici dell'ospedale Civico rischiano il processo per l'omicidio colposo di un uomo avvenuto il 25 febbraio 2017. Secondo l'accusa, una coronarografia avrebbe potuto salvarlo, ma la sala emodinamica sarebbe stata inutilizzabile
I sanitari dovranno rispondere dell'accusa di omicidio colposo in relazione al decesso di una settantenne, Rosaria Venutelli, avvenuto il 12 dicembre del 2017. Secondo la Procura con i farmaci e un intervento di asportazione della colecisti la paziente si sarebbe salvata
Dopo dieci anni di indagini e quattro richieste di archiviazione, fissata l'udienza preliminare per due ginecologhe e un'infermiera. Avrebbero modificato il documento dopo il decesso di un bimbo avvenuto nel 2010 alla clinica Candela. La difesa: "Tutto regolare"
Il gip di Termini Imerese ha disposto l'imputazione coatta per il noto chirurgo Pierenrico Machesa e per Tiziana Facella in relazione al decesso di un anziano operato al San Raffaele Giglio di Cefalù a gennaio 2016. Per altri quattro indagati arriva invece l'archiviazione
Nessuno pagherà penalmente per l'errore compiuto al Policlinico nel 2010, che ha provocato danni cerebrali irreversibili ad un bambino. Restava solo un giorno per emettere la sentenza a carico di un tecnico dell'ospedale, Aldo La Rosa. In primo grado il processo passò in mano a ben 7 giudici
I piccoli erano nati a giugno del 2003 all'ospedale Ingrassia e i genitori quattro anni fa avevano chiesto i danni all'Asp e a due medici. Secondo il giudice, però, all'epoca dei fatti non c'erano in Italia tecniche sanitarie adeguate per evitare l'accaduto
Imputate due ginecologhe e un'ostetrica che, nel 2012, non si sarebbero accorte delle difficoltà cardiache della piccola: avrebbe potuto salvarsi se l'intervento fosse stato compiuto prima. L'inchiesta era stata inizialmente archiviata perché era stata analizzata la placenta sbagliata. Ai genitori 200 mila euro
E' un acconto sul risarcimento per il piccolo Andrea Vitale, venuto alla luce nel 2010 e che ha subito conseguenze gravissime dall'errore. Intanto sono diventate definitive due assoluzioni per le lesioni e resta invece un solo giorno prima che scatti la prescrizione per l'unico condannato, un tecnico dell'ospedale
Al centro del processo il decesso del piccolo Francesco Crisà, avvenuto a novembre del 2013. Secondo la Procura il bimbo avrebbe respirato liquido amniotico e sarebbe poi soffocato. I consulenti della difesa e i periti del giudice non avrebbero però trovato tracce nei bronchi. Scagionati primario, pediatra e ostetrica
L'incidente risale allo scorso 28 maggio mentre la vittima si trovava nel terrazzino di casa. Le condizioni sono via via peggiorate col passare dei giorni, quindi il ricovero a Villa Sofia e il decesso, avvenuto mercoledì scorso. Adesso i figli vogliono vederci chiaro
Carmelo Lopes è spirato lunedì a Villa Sofia. A maggio sarebbe andato diverse volte al pronto soccorso del Cervello dove gli sarebbero stati prescritti degli antidolorifici. Era affetto da leucemia, ma la malattia sarebbe stata ormai sotto controllo. L'avvocato: "Nessuna diagnosi precisa, ipotizzate meningite e ischemia"
L'esame diventa fondamentale nell'indagine per l'omicidio colposo di Sara Gharby, deceduta a 5 anni il 30 marzo. Il pm ora ha accolto l'istanza dell'avvocato, inizialmente rigettata. La mamma della piccola si era rifiutata di ritirare la salma: "Sento ancora le sue urla di dolore, ho il diritto di sapere perché è morta"
La piccola è spirata il 30 marzo dopo essere arrivata dal Sant'Elia di Caltanissetta. Si era ipotizzato anche un caso di Covid-19, poi la diagnosi di tubercolosi. La famiglia ed il consolato tunisino chiedono l'autopsia per chiarirlo, ma per il pm non è necessario. "Tutto è iniziato con una caduta..."
Rosaria Venutelli, 70 anni, a dicembre 2017 non avrebbe ricevuto un'adeguata terapia antibiotica e non le sarebbe stata neppure asportata la colecisti, cose che secondo la Procura avrebbero potuto salvarla. I due sanitari, però, in quei giorni non erano in servizio in ospedale. Altri quattro rischiano il processo
La 34enne era in cura al Policlinico per il linfoma di Hodgkin ma le venne somministrata una dose di medicinale dieci volte superiore a quella richiesta: 90 milligrammi di Vinblastina invece che 9. Associazione Codici: "Serie interminabili di errori, alle vittime chi ci pensa?"
La gravidanza era giunta a termine il 6 dicembre e per i medici andava tutto bene. Otto giorno dopo, in sala parto, la tragedia. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche. Effettuata l’autopsia all’Istituto di medicina legale
Daniela Santoro veniva da un ricovero al reparto di Chirurgia toracica, dopo 11 giorni dall'uscita si è presentata nell'area di emergenza accusando forti dolori addominali. I familiari hanno presentato denuncia. Sequestrate le cartelle cliniche e disposta l'autopsia
La neonata palermitana il 3 luglio del 2018 era stata operata nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina. Aveva una malformazione cardiaca. L’appello della madre: "La magistratura non perda tempo, si apra il processo"
Andrea, 8 anni, non parla e non cammina per l'errore medico avvenuto al Policlinico subito dopo la sua nascita. Assolti il titolare della ditta che eseguì i lavori sugli impianti e il direttore del reparto, pena dimezzata (un anno e 6 mesi) per il direttore dei lavori
Leonardo Longo, assieme alla coordinatrice infermieristica Patrizia Agosta, deve rispondere dell'accusa di somministrazione di medicinali guasti o imperfetti. L'Asp avvia un'indagine interna
Aveva 76 anni: è deceduta dopo diversi ricoveri. Il figlio: "La vicenda inizia nell’ottobre del 2017, inizialmente le hanno diagnosticato crisi depressiva e stati d’ansia". La replica: "Assistita con tutte le cure del caso"
La vittima è una donna di 56 anni, che si sarebbe dovuta sottoporre a un'operazione per un'ulcera. "Abbiamo sentito i medici parlare di edema polmonare e che non avevano attrezzatura per intubarla. Poi c'è quel buco di tre ore nella cartella clinica..."
L'assessorato regionale alla Salute dovrà sborsare un milione e 800 mila euro a un ragazzo che all'ospedale Ingrassia di Palermo contrasse, nel 1996, a soli sette anni, il virus dell'epatite C e a 17 un tumore al fegato
Intervento della polizia nella clinica privata di viale Regione. La giovane, Carmela Megna, era andata sotto i ferri lo scorso 6 ottobre per la rimozione di una cisti a un rene. Sequestrata la cartella clinica, disposta l’autopsia