Noce, i summit dei boss nel panificio: dopo il sequestro scatta la confisca
Il locale appartiene a Nicolò Pecoraro, 29 anni, che nel 2020 era stato condannato a 11 anni e due mesi di reclusione
Il locale appartiene a Nicolò Pecoraro, 29 anni, che nel 2020 era stato condannato a 11 anni e due mesi di reclusione
La decisione dopo l'istanza della sorella dei boss stragisti di Brancaccio, Giuseppe e Filippo. La donna era stata arrestata il 29 novembre del 2011 ed era rimasta in cella fino al 13 aprile del 2015, ma venne poi del tutto scagionata dall'accusa di aver fatto da collettore del pizzo a Roma e per questo chiedeva i danni
Il programma di Rai Cultura andrà in onda domani, martedì 22 giugno alle 22.10 su Rai Storia
Il processo in abbreviato è nato dall'operazione "Eride" dei carabinieri, messa a segno a luglio dell'anno scorso. La Procura ha invocato pene pesantissime nonostante gli sconti previsti per il rito: 20 anni di carcere per Filippo Annatelli, a capo della cosca, ma anche per Salvatore Mirino ed Enrico Scalavino
Il ministro della Giustizia, in commissione Antimafia, è tornata sul caso della scarcerazione per fine pena dell'ex boss e ha ricordato "l'importanza del contributo fornito dai collaboratori di giustizia" da inserire però "in un più ampio corredo probatorio"
La sorella del magistrato ucciso nel 1992: "Nessuno può essere più addolorato e indignato di noi davanti alla scarcerazione di uno degli individui peggiori che la storia del Paese abbia conosciuto"
Parla Luciano Traina, fratello di Claudio, membro della scorta di Paolo Borsellino ucciso nella strage di via D'Amelio ma anche uno degli uomini che nel maggio del 1996 partecipò al blitz per l'arresto di Giovanni Brusca, scarcerato per fine pena: "Lui è libero, a noi l'ergastolo del dolore"
Lo "scannacristiani", poi pentito, fuori da Rebibbia per fine pena. La sua liberazione era prevista ma nonostante questo ha innescato aspre polemiche. Il sindaco: "Si riaccende indignazione per violenze commesse". Musumeci: "Legge deve essere cambiata"
L'ex boss - fedelissimo di Totò Riina, autore della strage di Capaci e di centinaia di omicidi, poi pentito - ha lasciato il carcere di Rebibbia per fine pena. La sorella del giudice Falcone: "Magistratura e le forze dell'ordine vigilino con estrema attenzione". Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Falcone: "Lo Stato ci rema contro". Rita Dalla Chiesa: "Vergogna"
La titolare del Viminale in Prefettura incontra la stampa dopo aver presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. "La criminalità organizzata ha una grande capacità di adattamento e di infiltrarsi nei sistemi di economia legali. La ripresa può avvenire solo nella legalità, altrimenti non è ripresa"
La missiva era stata mandata al killer ergastolano di Porta Nuova, Giovanni Di Giacomo, recluso al 41 bis a Viterbo. Lui si è difeso sostenendo che il riferimento fosse a una cartella esattoriale, ma per la Cassazione "il contenuto è ambiguo e potrebbe riferirsi a somme da riscuotere da terzi"
Così il presidente della Camera si è rivolto ad amici e compagni di Peppino, il giornalista e fondatore di Radio Aut ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978. Ad accompagnarlo il fratello Giovanni. "Felice di essere qui. Dobbiamo sconfiggere definitivamente le mafie con la cultura e non con la pistola"
Appuntamento in tv per domani, mercoledì 19 maggio, alle 15 nell'ambito dell'offerta dedicata agli studenti
Lucio Arcidiacono, a capo del Ros di Palermo, che ha coordinato un ampio segmento dell'indagine "Halycon" in cui è rimasto coinvolto un funzionario della Regione, ricostruisce i rapporti fra i "fratelli venerabili" e gli affiliati: "Una rete capillare di relazioni"
Allo Stato passa il "tesoro" da un milione di euro riconducibile a Francesco Antonino Fumuso, 54 anni, già condannato per droga e associazione mafiosa. Sigilli a una lussuosa residenza con piscina e tre appezzamenti di terreno a Misilmeri, quattro veicoli e rapporti finanziari
Il monito dell'arcivescovo in occasione del 39esimo anniversario dell'omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo: "Servono solidarietà, fraternità e corresponsabilità sociale. Dai drammi sociali si esce solo se ciascuno compie il proprio dovere"
A Giovanni Niosi e Antonino Cumbo sono stati inflitti rispettivamente 7 e 5 anni di carcere. I fratelli Cottone hanno raccontato di aver subito estorsioni sin dal 1997, quando avevano rilevato il locale di via San Lorenzo. Altri esattori di Cosa nostra sono stati processati con l'abbreviato
Nel mirino sono finiti due pregiudicati, Luigi Scimò, 58 anni, e Pietro Di Marzo, 32 anni, ritenuti entrambi inseriti nei quadri di Cosa Nostra
Il primo verbale di Gaetano, membro della storica famiglia mafiosa dell'Acquasanta, aspirante collaboratore di giustizia che finora non ha affatto convinto i magistrati: "Sono stato in Cosa nostra solo tra il '94 e il '97, non ne condivido gli ideali". E racconta: "Ho studiato Gemmologia in cella, la ricchezza di mio padre nasce dal contrabbando di sigarette"
I carabinieri hanno ascoltato una telefonata in cui uno dei fratelli Amato, arrestati dai carabinieri con il seguito dell'operazione Brevis, parla con Giuseppe Calvaruso del loro accordo nell'ottica di nuovi investimenti futuri per "campare di rendita, ci sono tutte le prerogative"
Dietro la nota attività in piazza Bologni ci sarebbe il presunto reggente del mandamento di Pagliarelli, finito in carcere a Pasqua. Per l'accusa, progettava insieme ai due fratelli imprenditori di costruire "un impero commerciale". Disposto anche il sequestro di una ditta edile e beni per un valore complessivo di 2,5 milioni
L'autore spiega: "Questo è il frutto di una serie di inchieste, alcune delle quali iniziate anni fa, e che ho costruito per strada, incontrando i parenti delle vittime di mafia e i mafiosi stessi, un'esperienza indimenticabile e molto forte"
Il sindaco commenta così l'operazione contro il mandamento di Pagliarelli portata a termine dei carabinieri e sottolinea come Cosa nostra provi a riorganizzarsi "attraverso un perverso rapporto tra controllo del territorio e collegamenti delinquenziali internazionali"
I carabinieri hanno fatto luce sulla nuova organizzazione del mandamento e cinque uomini sono finiti in carcere. Tra loro anche Giuseppe Calvaruso, ritenuto il nuovo capo. E' stato bloccato poco dopo il suo arrivo in città dal Brasile, dove vive. Ricostruiti i metodi con cui gestiva gli affari