Il provvedimento riguarda il patrimonio di Antonio Badagliacca, deceduto una ventina di giorni fa. Arrestato nell'operazione 'Perseo', era ritenuto reggente della famiglia mafiosa di Monreale
Le istanze dei due mafiosi, reclusi da tempo al 41 bis, sono state bocciate dai giudici di due diverse sezioni. Entrambi, seppure per motivi diversi, volevano venisse ricalcolata la loro condanna definitiva. A settembre scorso, il capo di Porta Nuova aveva anche impugnato la proroga del carcere duro disposta dal ministero della Giustizia nei suoi confronti
L'uomo è deceduto in ospedale a Moncalieri (Torino). A lungo latitante e poi scovato negli Stati Uniti, l'ultimo arresto era avvenuto un anno fa in un blitz tra Brancaccio e Ciaculli
Beni per circa 730 mila euro passano allo Stato. Si tratta di società, parte di una casa, veicoli e rapporti bancari che erano già stati bloccati dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale nel 2018 e nel 2021
Il sessantaquattrenne stava scontando l'ergastolo per l'omicidio della diciassettenne, commessa di una lavanderia di Villafranca Tirrena (Messina), assassinata nel 1985 perché aveva scoperto da un'agenda smarrita tra gli abiti di un cliente l'identità del boss Gerlando Alberti junior
L'opera del giornalista e scrittore scava in profondità per capire e raccontare il punto cieco in cui nasce una delle pagine più nere della nostra storia recente
L'ex capitano rosanero, condannato a tre anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso e tornato in libertà dopo i sei mesi in carcere, in un lungo post social: "Non ho condiviso la sentenza perché mi sentivo lontano e sono lontano da quel mondo, ma l'ho rispettata. Un giorno in prigione sembra infinito"
Aveva 90 anni ed era ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano, nel reparto detenuti. Stava scontando diversi ergastoli. Fra gli omicidi di cui era considerato responsabile, anche quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Il provvedimento è stato dichiarato irrevocabile. I beni, già sotto chiave dal 2018, sono stati sottratti al 75enne, ritenuto reggente del clan di Bagheria, perché riconducibili a Cosa nostra
Blitz congiunto all'alba di polizia e carabinieri nel mandamento di Brancaccio. Dei 31 indagati, 29 sono andati in carcere e altri due agli arresti domiciliari
Giuseppe Salvo Riina ha annunciato sui social che la sua biografia è stata tradotta in inglese e sarà venduta in America, Canada, Regno Unito, Australia e non solo. "In questo periodo di sofferenza e lontananza non sono stato fermo, ho lavorato per ottenere quello che vi presento oggi"
Oggi cerimonia a Monreale. Il ricordo di Leoluca Orlando: "Un giorno di ricordo e soprattutto di memoria che vuol dire impegno. Impegno a non dimenticare quanti hanno combattuto con coraggio contro la criminalità organizzata fino al sacrificio estremo della propria vita"
Il processo in abbreviato per 33 imputati nasce dalle operazioni "Resilienza" e "Resilienza 2". Tra i condannati i tre figli del boss Nicola Ingarao, ucciso nel 2007, mentre è stato del tutto scagionato il fondatore delle Brigate Rosanero, "Johnny Giordano"
Nella nuova puntata di "A Sua Immagine", in onda domani alle 16.05, Lorena Bianchetti incontrerà Giuseppe Carini, che dal 1995 vive in varie località protette
Sabato i risultati di uno studio del centro Pio La Torre saranno presentati all'Ars dove il sindacalista, assassinato da Cosa nostra, fu deputato. Lì il progetto educativo antimafia, sostenuto dal ministero dell'Istruzione, ha coinvolto più di 600 scuole. Le interviste sono passate da 1.244 a 1.530
Erano stati arrestati con il blitz "Limes" dello scorso 7 aprile, ma il tribunale del Riesame ha integralmente annullato l'ordinanza di custodia cautelare per Pietro Pizzo e Giovan Battista Martini. Nel caso di Salvatore Giocondo, accusato di essere stato a capo del clan, i giudici hanno disposto la reclusione in casa con braccialetto elettronico
Al via a Caltanissetta la requisitoria del processo che vede imputati tre agenti accusati di calunnia aggravata in concorso. Avrebbero indotto, "con minacce" l'ex pentito a dire il falso e ad accusare persone estranee sull'uccisione di Borsellino
Le parole del fratello di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia insieme agli uomini della scorta il 19 luglio 1992 in via D'Amelio a proposito dell'uomo che ha riscritto la storia delle stragi di Cosa nostra, dopo 25 anni di carcere, chiede di tornare in libertà e ha presentato ricorso contro l'ultimo 'no' dei giudici
Nella lunghissima intervista a "Oggi", il pentito di mafia parla anche del rapporto con Fioravante Palestini, salito alla ribalta negli anni Sessanta come protagonista della pubblicità dei celebri biscotti e poi coinvolto in un maxitraffico di droga dalla Thailandia