Audita Daniela Faraoni, commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale, insieme al dirigente del servizio, Alfonso Terrana. Sotto la lente anche l'azienda siciliana dei trasporti
Andrea Ugo Enrico Fiduccia e l'ex presidente del Cda Carmelo Maria Tafuri assieme ad un'altra imputata hanno chiesto l'immediato e per loro il dibattimento è già iniziato. Rinviati a giudizio dipendenti e imprenditori. Il giudice ha disposto un solo proscioglimento, quello di Teresa Maniscalco
L'imprenditore, che con i suoi esposti ha contribuito all'avvio dell'indagine che ha travolto l'azienda di trasporti, mette in mora il governatore Musumeci, l'assessore Armao e il presidente dell'organismo di vigilanza Fiumefreddo. "Siano revocate anche le gare 'incriminate' per evitare ingiusti danni ulteriori"
Era stato nominato appena una settimana fa: "La scelta non ha alcun rapporto di causalità o attinenza, essendo temporalmente precedente, con l'audizione dell'assessore Gaetano Armao in commissione Antimafia"
Era stato nominato facente funzioni al posto di Ugo Fiduccia (finito ai domiciliari) appena una settimana fa, malgrado sia indagato nell'inchiesta "Gomme lisce". La notizia è emersa dopo l'audizione in commissione Antimafia dell'Ars dell'assessore all’Economia, Gaetano Armao, che ha annunciato: "La Regione sarà parte civile"
Al posto di Ugo Fiduccia finito ai domiciliari arriva Giovanni Amico, coinvolto anche lui nell'inchiesta della guardia di finanza: da presidente di commissione, secondo la Procura, avrebbe annullato indebitamente una gara per nominare un revisore contabile
La denuncia dell'imprenditore è quella che ha fatto scattare l'inchiesta. Secondo la Procura i bandi sarebbero stati stilati appositamente per escluderlo, inserendo marche di pneumatici che non vendeva. L'ex direttore Fiduccia diceva: "Iddu avi a ristari fuora..."
Il retroscena dell'inchiesta "Gomme lisce". Dopo la revoca di un bando pubblico, l'azienda avrebbe affidato direttamente il servizio ad un imprenditore per favorirlo. I mezzi stranieri sarebbero rimasti bloccati per mesi in un Paese dell'Est e avrebbero avuto vari problemi. Per il presidente Tafuri: "Fu un affare, erano Euro 5 e non erano vecchi..."
Le intercettazione del blitz "Gomme lisce" in cui il direttore Ugo Fiduccia, finito ai domiciliari, faceva i nomi di 84 "raccomandati", che avrebbero potuto scegliere anche la sede in cui lavorare. "Chistu è muraturi, m'u riettiru in assessoratu". Il gip: "Assunzioni pilotate, regali ai politici di riferimento a spese della Regione"
Dalle intercettazioni "acrobazie" per far quadrare i bilanci dell'azienda e l'annullamento illegittimo di una gara per affidare il servizio a un professionista "amico". Per il gip i documenti contabili sono "raffazzonati e lacunosi". Ma il presidente Tafuri si vantava col presidente della Regione: "Abbiamo tagliato gli sprechi e colpito gli imboscati..."
Ugo Fiduccia, finito ai domiciliari, avrebbe ottenuto vantaggi dalla "Officine del turismo", che avrebbe favorito anche durante la pandemia con guadagni extra per oltre mezzo milione a spese dei contribuenti e persino su un servizio disposto dal presidente Nello Musumeci. L'azienda avrebbe dovuto creare anche una compagnia aerea
Il segretario regionale dem Barbagallo tira in ballo la "mancata vigilanza" da parte della Regione sulla sua partecipata, mentre i pentastellati parlano di "sistema marcio che hanno denunciato a più riprese". Fava solleva la questione morale: "Azienda utilizzata come bancomat per assunzioni e clientele, serve una bonifica"
Dalle intercettazioni dell'inchiesta della Finanza emerge come una sessantina di lavoratori sarebbero stati sistemati su specifica richiesta di deputati e assessori. Secondo il direttore Fiduccia (finito ai domiciliari) "il contatto sono Miccichè e il presidente della Regione, u iuocu forte u fa la politica". Musumeci e il presidente dell'Ars smentiscono
L'operazione "Gomme lisce" delle fiamme gialle è scattata all'alba. Misure interdittive di un anno per altri otto tra vertici aziendali e imprenditori. Sotto la lente anche l'incarico di un revisore contabile che avrebbe dovuto omettere alcune irregolarità contabili