Venerdì avverrà l'immissione in possesso dopo mesi di tira e molla e una lunga causa che ha sancito in tutti i gradi di giudizio che Vincenzo Schillaci doveva lasciare il locale e pagare anni di canoni di affitto arretrati. L'imprenditore preannuncia il prosieguo della sua attività altrove, la società studia un vasto piano di riqualificazione del lungomare
Un lungo contenzioso minaccia la prosecuzione dell'attività guidata dal 1957 dalla famiglia Schillaci, ma adesso ci sono spiragli per un'intesa provvisoria: "Ringraziamo la società per la disponibilità mostrata consentendo la possibile prosecuzione dell'attività fino alla conclusione della stagione estiva"
La Corte d'Appello non ha ravvisato "l'eccezionale urgenza" e il "grave danno" per bloccare l'esecutività della sentenza. Per il gestore del locale l'istanza era una speranza per evitare di dover lasciare il chiosco, ma sfuma anche questa possibilità
Stamattina una protesta davanti allo storico locale di Mondello e l'opposizione al provvedimento del titolare, Vincenzo Schillaci. Sarà necessario intervenire con la forza pubblica. In virtù di una sentenza definitiva deve restituire il chiosco, l'attività e le attrezzature. La società: "I giudici ci hanno dato ragione, troppe dichiarazioni fuorvianti"
Un lungo contenzioso minaccia la prosecuzione dell'attività guidata dal 1957 dalla famiglia Schillaci. Nonostante la scadenza dell'accordo, gli imprenditori sono rimasti al loro posto e nel 2015 hanno avuto una concessione dal Comune. La società rivendica pure 50 mila euro di canoni arretrati. L'assessore: "Siamo noi i proprietari, pronta la sospensiva"