Inflitti 4 anni e 8 mesi per il crac che risale al 2012 e riguardava società che gestivano negozi di cristalleria e arredamento. Imputato anche il fratello dell'imprenditore, Fulvio, che ha avuto 4 anni e 4 mesi. Per i pm il fallimento sarebbe legato ad una serie di operazioni irregolari
Gli ex patron della società calcistica l'avevano rilevata da Maurizio Zamparini ed erano stati arrestati a novembre del 2020. Per la Procura avrebbero svuotato le casse del club e, al posto di salvarlo, l'avevano portato al fallimento
Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle avrebbero accumulato un passivo di 400 mila euro e, per sfuggire ai creditori, avrebbero costituito una nuova impresa intestata a un soggetto terzo poi deceduto. Quindi avrebbero ceduto due immobili, del valore stimato di 170-180 mila euro, a circa metà prezzo rispetto al reale valore
Sono stati raggiunti da un'ordinanza della Procura che dispone per loro anche il divieto di dimora nei comuni di Montelepre e Giardinello e i divieti di esercizio dell'attività imprenditoriale e di rivestire cariche in enti societari
Si tratta di Salvatore Quartararo. Tre anni fa il tribunale per le misure di prevenzione di Milano gli aveva sequestrato un "villone" con la Ferrari in garage e un piccolo impero immobiliare composto da 61 appartamenti in Toscana
Il processo all'imprenditore, già condannato in via definitiva per l'estorsione al pasticciere Santi Palazzolo, riguarda la presunta bancarotta fraudolenta delle ditte di famiglia, specializzate in articoli per la casa, avvenuto nel 2012. Imputato anche il fratello Fulvio. Alla figlia Cinzia sono già stati inflitti 2 anni con pena sospesa in appello
Operazione della finanza. Nel mirino due donne: avrebbero architettato una cessione di ramo d’azienda per nascondere i debiti e consentire che la campanella continuasse a suonare
La Cassazione conferma i 4 anni inflitti all'ex presidente dell'azienda, fallita nel 2013: dovrà lasciare la carica di primario al Cto di Villa Sofia per via dell'interdizione dai pubblici uffici. Stessa pena per l'ex direttore Orazio Colimberti, 3 anni per due ex membri del Cda. "Bancarotta derivata dai falsi nei bilanci 2005 e 2006 che nascosero perdite milionarie"
Ai domiciliari Leonardo Costantino, 52 anni, amministratore di tre società attive nel settore vitivinicolo. Secondo la guardia di finanza, oltre a non avere presentato bilanci e documenti fiscali, avrebbe spostato alcune somme a scapito di una delle imprese poi fallita per 600 mila euro
Con l'accusa di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio gli amministratori della nota catena di abbigliamento e pelletteria sono stati posti agli arresti domiciliari. Avrebbero creato un "sistema di società" per distrarre soldi. Dalle intercettazioni emerge il modus operandi degli imprenditori. Uno di loro dice di non temere la pandemia: "Fino a due anni di sofferenza posso sopportare"
La guardia di finanza ha messo ai domiciliari Cesare Ciulla, 61 anni; Patrizia Giannettino, 59 anni; e Noemi Ciulla, 27 anni. Le accuse sono bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: avrebbero condotto la società "madre" verso il default, garantendosi la possibilità di mandare avanti, sotto un’altra insegna, gli affari
Complesso immobiliare mai realizzato a Portopalo, sequestrati 4 milioni. Le indagini inchiodano gli amministratori di diritto e di fatto della società palermitana Capopassero Srl, con sede in città, attiva nel settore delle costruzioni immobiliari e dichiarata fallita dal Tribunale il 27 gennaio 2020
Il tribunale gli ha inflitto 7 anni e 4 mesi: avrebbe dilapidato il patrimonio della "Ma.Da", una ditta di trasporti, per non pagare i creditori. Scagionata e assolta un'altra imputata
Il giudice ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato per la revoca della misura cautelare dei domiciliari. L'ex stella del "Palermo dei picciotti" è sotto inchiesta, insieme alle figlie e al fratello, per il fallimento della società Pane, pizza e...srl
E' indagato per il fallimento della società "Pane, pizza e... srl", attraverso la quale gestiva il panificio Caldopane di via Alcide de Gasperi chiuso a giugno. Denunciati anche il fratello e le due figlie dell'ex attaccante
Ai domiciliari sono finiti i fratelli Vincenzo e Liborio Abbate, attivi nel settore delle pulizie generali di edifici. È coinvolta nelle indagini della guardia di finanza, ma non risulta colpita dal provvedimento cautelare, anche l'anziana madre che era formalmente a capo della società poi fallita
Davide Collica avrebbe chiuso a settembre 2018 la sua società per riaprirne un'altra a nome della madre ottantenne (anche lei ora ai domiciliari) nello stesso posto e con la stessa insegna. Secondo i carabinieri per 3 anni non hanno depositato i bilanci
I fratelli che avevano rilevato la società da Zamparini erano stati arrestati il mese scorso dalla guardia di finanza. Per la Procura avrebbero svuotato le casse della società e, al posto di salvarla, l'avevano portato al fallimento. Verso il rinvio a giudizio anche altri 5 indagati
Per la presunta bancarotta fraudolenta il giudice ha rinviato a giudizio tra gli altri anche Giuseppe Caronia, padre della deputata regionale Marianna. Stralciate le posizioni di un altro ex gestore, Giuseppe Tarantino, e della moglie: vorrebbero patteggiare la pena
Condannati Giuseppe Valguarnera e Caterina Di Maggio che, secondo la Procura, avrebbero "svuotato" la storica ditta casearia di Capaci portandola al fallimento. Intanto però avrebbero trasferito 5 milioni di euro in Svizzera
Operazione della guardia di finanza. Tre collaboratori degli imprenditori sono indagati. Contestati i reati di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di imposte con crediti inesistenti, autoriciclaggio, falso e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Commissione di vigilanza sulle società di calcio
Al centro del processo la bancarotta fraudolenta della "Gearr srl" e della "Frigidaire srl", specializzate in articoli per la casa e fallite nel 2012. La chiusura sarebbe stata pilotata. L'imputata in appello ottiene anche la sospensione condizionale: non andrà in carcere
L'obiettivo era sfuggire ai creditori. Le indagini sono iniziate nel 2017 quando l'impresa, la Sagona Srl, operante nel settore del commercio al dettaglio di elettrodomestici e di apparecchiature audio e video e con punti vendita ad Alia, Cerda e Termini, è stata dichiarata fallita
Così hanno deciso i giudici per il direttore dell'omonima catena di negozi al termine di un processo durato 5 anni. I pm sospettavano che avesse sottratto quasi un milione di euro dalla società poi fallita e diventata oggetto di un conflitto familiare
L'accusa è di bancarotta fraudolenta. Nell'operazione - messa a segno dal nucleo di polizia economico finanziaria - sono stati sequestrati beni per un totale da 15 milioni di euro