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"Mai più 5 difensori": come cambia il Palermo, Ballardini punta su Quaison

Zamparini ha chiesto al nuovo tecnico di far giocare la squadra senza subire l'avversario. Ma il popolo rosanero (e alcuni giocatori) è ancora con Iachini ("Esonero? Cose che capitano"). C'è tensione, possibile una contestazione durante la sfida contro la Juventus

Oggi Vazquez, domani Quaison. E' su questi due uomini che punterà il nuovo tecnico Ballardini per riportare il Palermo fuori dalle sabbie mobili. Serve un'inversione di tendenza, Zamparini ha chiesto un Palermo senza paura. "Mai più una squadra con cinque difensori in campo", ha tuonato il presidente, stanco del modulo troppo guardingo scelto da Iachini per strappare una stiracchiata salvezza. No, Zamparini vuole un Palermo che sappia divertire il pubblico e rilanciarsi in classifica, senza fare comparsate nei campi delle grande, e aggredendo le piccole quando c'è da fare punti.

VAZQUEZ - Uno scossone potrebbe darlo la sessione invernale di mercato. Manca ancora un mese e mezzo ma la telenovela Vazquez è già iniziata. "Me lo ha chiesto il Milan ma anche altre squadre", ha confermato nel pomeriggio Zamparini ai microfoni di Radio2 su "Un Giorno da Pecora". El Mudo dovrebbe andare via solo a giugno per una questione di... Iva. "I 25 milioni che mi hanno offerto non bastano. Se mi dicono 30 milioni per me va bene e l'affare si potrà fare ma a giugno. Certo, potrei anche venderlo a gennaio - conclude -. Ma a quali condizioni? Se mi offrono 30milioni più l'iva, che è il 22%".

NERVI TESI - Ma per Ballardini il cammino si prospetta in salita. C'è tensione in casa Palermo perché il popolo è ancora legatissimo a Iachini, il tecnico più longevo dell'era Zamparini. Il ribaltone è stato contestato perfino da alcuni giocatori (vedi Maresca e Vazquez, polemici su Twitter) e Sorrentino, tirato in ballo proprio da Zamparini, oggi ha dovuto precisare "che non è vero che ho dato l'assenso per l'esonero di Iachini, ma solo che ho ribadito la collaborazione della squadra a un eventuale nuovo mister".

IACHINI E RABBIA - Oggi Iachini ha salutato la squadra a Boccadifalco, prima dell'inizio dell'allenamento. "Ho la coscienza a posto - ha sottolineato - Purtroppo sono situazioni che possono accadere. Rimane un grande affetto con tutti. Quando si sta per due anni e mezzo in un posto e si vivono bellissime emozioni, fa piacere lasciare un gran ricordo, ho sempre avvertito l'affetto e ringrazio tutti, spero di aver lasciato soddisfazioni. Col gruppo abbiamo vissuto momenti bellissimi, ho sempre creduto che potessero fare cose importanti e sono certo che raggiungeranno gli obiettivi prefissati". I tifosi sui social network hanno puntato il dito contro Zamparini. Con la Juventus - la prossima gara interna - potrebbe esserci una contestazione. Nella notte è apparso uno striscione anti-Zampa nelle inferriate esterne del Barbera, poi rimosso in mattinata. 

'BALLA' COL ROMBO? - Ma come giocherà il nuovo Palermo? Sette anni fa Ballardini scelse quasi sempre il 4-3-1-2 con Carrozzieri (o Kjaer) e Bovo davanti ad Amelia e Cassani e Balzaretti esterni. A centrocampo rombo con Liverani e Simplicio ai vertici e Nocerino-Bresciano mezzali. Poi Cavani e Miccoli in avanti con l'uruguagio - mobilissimo - primo vero difensore del Palermo. I tempi sono cambiati, Ballardini però garantisce che anche in questo Palermo c'è qualità. Zamparini vuole vedere una squadra che "gioca", quindi scordiamoci il 3-5-2 o i vari surrogati. "Balla" ripartirà dalla difesa a 4 con Rispoli (o Morganella) e Lazaar esterni e Gonzalez a guidare il reparto (ad affiancarlo potrebbe essere Goldaniga, quasi mai impiegato da Iachini). In mezzo spazio per Brugman. I punti fermi saranno Hiljemark e Rigoni. Ballardini punterà su Quaison - che a detta di Zamparini - è uno dei pochi che può fare la differenza. E i gol? Ci penseranno Vazquez e Gilardino.

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