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Il Palermo affonda in Laguna, lezione di Inzaghi a Tedino: il Venezia stravince 3-0

Inizio horror, arancioneroverdi in gol due volte nel primo spicchio di gara con Suciu e Stulac. Nella ripresa i rosanero provano a reagire ma Andelkovic spegne ogni speranza

Altro che Bacconi, altro che mago tattico e match analyst. Questo Palermo ha tirato i remi in gondola e forse avrebbe bisogno di una seduta di psicanalisi. Inzaghi dà una lezione di calcio a Tedino e il Venezia stravince 3-0. Dal luna park del Penzo i rosanero escono con le ossa rotte. Dalla laguna affiora una sensazione, ovvero che l'epilogo più naturale di questa stagione - salvo scossoni clamorosi - saranno i playoff. Pensare alla promozione diretta dopo una partita del genere sarebbe un esercizio fantasioso, ai limiti del no sense.

Figuraccia Palermo a Venezia, esplode la rabbia dei tifosi

Il Palermo - che non è mai entrato in partita - è stato schiantato dal primo all'ultimo minuto. Davanti si è trovato una squadra affamata, che ha corso di più, ha mostrato di avere organizzazione, velocità e compattezza. Il 3-5-2 del Venezia ha prevalso sul modulo fotocopia di Tedino perché è stato interpretato nella maniera opposta. Il "primo non prenderle" di Tedino è crollato praticamente subito. E a quel punto il Palermo è stato incapace di abbozzare una reazione. Segno che manca il "piano B", e che l'allenatore non ha più il controllo, incapace com'è di ribaltare la sorte della partita quando le cose si mettono male. Le speranze di promozione diretta volano via all'imbrunire di un pomeriggio veneziano. Mancano quattro partite: Zamparini a questo punto dovrà capire se affrontare i playoff con Tedino o dare la classica scossa e affidarsi a un allenatore "guaritore".

Venezia-Palermo 3-0: gol e highlights | VIDEO

Sì, perché il Palermo sembra un malato in stato confusionale. I due schiaffi del Venezia nei primi 16 minuti sono lo specchio perfetto del girone di ritorno - opaco - vissuto dai rosanero. Padroni di casa che fanno quel che vogliono, Palermo spaesato. L'azione del primo gol, al 10', è simile a quella del secondo. Suciu riceve palla nella trequarti, nessuno lo contrasta, l'ex Pordenone avanza e scarica un sinistro che castiga Pomini con il pallone che s'insacca sotto la traversa. Il Venezia - invece di crogiolarsi sull'1-0, però raddoppia subito, sfruttando ancora una volta la voragine rosa tra centrocampo e difesa. Stulac riceve palla, arriva vicino al limite senza trovare opposizione e con l'interno destro fulmina Pomini. Per il Palermo è notte fonda.

Accardi, alla prima da titolare, svarioneggia e per poco il Venezia non fa 3-0 già al 20'. Anche Litteri prova a sfruttare le pennichelle rosanero, solo il palo nega la gioia del gol, su una sua zampata in area. Il Palermo non c'è. La difesa è svagata, il centrocampo è svuotato di energie, gli attaccanti non vedono palla, e anche gli esterni - Rispoli e Aleesami - vengono surclassati dagli avversari. E allora succedono le cose più impensabili. Vedere per credere quello che combina Domizzi, centrale difensivo di 38 anni, che con la pancetta si permette il lusso di anticipare Trajkovski, ribaltare l'azione in contropiede e dopo una fuga di una quarantina di metri servire un assist perfetto con un cambio di campo Bruscagin, che per pochissimo non ha trovato il 3-0 volante, chiudendo sul palo più lontano.

E il Palermo? Non pervenuto. Manca la cattiveria, oltre alle idee, al punto che i rosanero non commettono neanche falli, ed escono dal Penzo senza neanche un cartellino. L'unico a salvarsi è stato La Gumina, ultimo ad arrendersi. Malissimo la difesa, sempre in confusione, con Accardi che si è rivelato inadatto a certi livelli, pessime le prove di Gnahorè e Chochev. L'attacco - senza Coronado - ha sofferto di solitudine e i rifornimenti sono arrivati col contagocce. Nella ripresa Tedino ha sostituito Accardi con Moreo, passando al 4-2-3-1. Ma - occasione di La Gumina a parte (bravo Audero in uscita bassa) - il Palermo non ha combinato nulla fino al palo di Trajkovski al 92'. E' stato anzi il Venezia a trovare il gol che ha chiuso ogni speranza con l'ex Andelkovic, furbo nel risolvere una mischia su calcio d'angolo e sfruttare un'indecisione di Pomini. Tre a zero e tutti a casa: l'epilogo peggiore di una partita orribile.

TABELLINO
Marcatori:
Suciu 10', Stulac 16', Andelkovic 63'.
VENEZIA: Audero; Bruscagin, Andelkovic, Modolo, Domizzi (83' Cernuto), Garofalo; Falzerano, Stulac, Suciu; Litteri (78' Zigoni), Marsura (70' Geijo). Allenatore: Filippo Inzaghi.
PALERMO: Pomini 5; Accardi 4 (48' Moreo 5,5), Struna 4,5, Rajkovic 5; Rispoli 5, Gnahoré 4,5 (75' Murawski s.v.), Jajalo 5,5, Chochev 4,5, Aleesami 5,5; Trajkovski 5, La Gumina 6. Allenatore: Tedino 4.
ARBITRO: Piccinini 6

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