Andelkovic squalificato per la parata con la Reggina: "Gesto antisportivo"

Squalificato senza essere espulso. Andelkovic paga con qualche giorno di ritardo il salvataggio di braccio con la Reggina. Il giudice sportivo lo ha appiedato per un turno. Un caso più unico che raro. Il difensore del Palermo è stato punito con la prova tv per avere evitato un gol nel match contro la Reggina fermando il pallone con un braccio e ''venendo meno agli elementari principi di lealtà e probità sportiva'', come si legge nelle motivazioni.

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Si tratta dell'episodio clou di Reggina-Palermo giocata sabato scorso. A dieci minuti dalla fine, con i rosanero in vantaggio di un gol, Andelkovic si era "immolato" sulla conclusione a botta sicura di Di Michele, a Sorrentino ormai battuto. Il caso è stato segnalato dal procuratore federale. L'arbitro Mariani davanti al giudice sportivo s'è giustificato così: "Ero impossibilitato, dalla mia prospettiva a valutare se il pallone abbia impattato la mano o un'altra parte del corpo".

Nelle motivazioni della sentenza: ''E' di tutta evidenza che il calciatore del Palermo ha deviato volontariamente il pallone con il braccio sinistro evitando, in questo modo, la segnatura di una rete da parte della Reggina, venendo meno agli elementari principi di lealtà e probità sportiva''. Un caso destinato a fare giurisprudenza (sportiva), perché in realtà Andelkovic ha sì colpito il pallone col braccio ma s'è poi accasciato a terra, in segno di resa, aspettando il fischio dell'arbitro, quasi consegnandosi alla "sentenza" dell'arbitro, che poi non è arrivata. Adesso palla al Palermo che in poche ore dovrà decidere se fare ricorso.