Palermo-Catania si gioca, i rosa nel derby con undici giocatori (e due portieri in panchina)
I risultati dei tamponi di stamattina hanno confermato la positività di 6 giocatori e scoperto quella di un altro. Questi si sommano agli altri 5 contagiati e a Roberto Crivello e Jeremie Broh, squalificati. Il presidente di Lega: "Il calcio vive. Continua a farlo"
Il derby si giocherà. E non importa se il Palermo a referto potrà schierare solo 11 titolari e due panchinari (tra l'altro portieri del settore giovanile). E' il calcio pandemico, e non ci si può far nulla. "Il Palermo - si legge in una nota - comunica che i risultati del tampone 'giorno gara' effettuato la mattina del 9 novembre, hanno evidenziato un totale di 7 giocatori positivi, che si aggiungono ai 5 ancora positivi dalla tornata precedente. Considerate le squalifiche di Roberto Crivello e Jeremie Broh, in occasione del derby casalingo contro il Catania previsto per stasera, il Palermo potrà dunque contare su un totale di 11 giocatori della prima squadra, più due portieri del settore giovanile aggregati al gruppo".
Dunque, pochi i dubbi di formazione. I rosa si schiereranno con Pelagotti, Almici, Marconi, Palazzi, Corrado, Martin, Odjier, Kanoute, Rauti, Valente, Saraniti. Boscaglia in panchina, calcio d'inizio ore 21 al Renzo Barbera.
La società di Mirri aveva fatto un timido tentativo con la Lega per cercare il rinvio del match, puntando sul fatto che due dei 13 giocatori arruolabili - cioè negativi al Coronavirus - fossero però squalificati. La Lega però ha detto "no". "Il momento è difficile ed ogni giorno lo è ancora di più - scrive in una nota il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli -. Crescono le incertezze. La certezza, quella che serve per ripartire ogni giorno, è la passione per la propria squadra del cuore. Il derby di Sicilia tra Palermo e Catania è una partita che oltrepassa il tempo. Torna, a distanza di 7 anni, ed è una gara che fa riaffiorare i ricordi, si lega alla storia di due club blasonati e si inserisce nel presente con il contesto complesso in cui viviamo. Mancano i tifosi, mancano i colori e le emozioni che un derby sa accendere. Mancano gli stadi pieni di striscioni per la propria squadra e le bandiere al vento. Il calcio vive. Continua a farlo - conclude - nel cuore delle generazioni e in campo. Stasera, idealmente, due città appassionate scendono in campo insieme al cuore dei proprio tifosi".